Coriolanus
Dal 6 Dicembre 2013 al 13 Febbraio 2014 andava in scena presso il "Donmar Warehouse" l'opera teatrale "Coriolanus". il 30 gennaio 2014 la Nexo Digital decide di trasmettere l'opera sul grande schermo. In quell'occasione solo il cinema Tiberio di Rimini trasmetteva in diretta sul grande schermo quest'opera del noto Shakespeare. Il successo e la richiesta sono tali che ben presto anche molti altri cinema italiani decidono di partecipare all'iniziativa della Nexo Digital e trasmettere "Coriolanus" in differita nei giorni che vanno dal 8 Aprile fino al 15.
Trama: Siamo a Roma, poco dopo la cacciata degli etruschi. La città è nel pieno di una sommossa popolare dopo che le scorte di grano sono state loro negate. In particolare sembrano adirati con Caio Marzio che ritengono il responsabile della sparizione delle scorte di grano. Caio Marzio è un valoroso condottiero di gran lunga più bravo con la spada che con le parole. Proprio a causa del suo modo di porsi arrogante e sprezzante si farà molti nemici. In particolare Bruto e Sicinio due tribuni della Plebe che denunciano Coriolano. Nel frattempo giunge voce che i Volsci vogliono invadere Roma. L'esercito di Roma è capeggiato da Cominio che sceglie Caio Marzio come suo secondo. Mentre Cominio e gran parte dell'esercito è impegnato sul campo di battaglia, Marzio si dirige verso la città dei Volsci "Corioli" e la conquista per Roma. Successivamente nonostante le ferite riportate e la stanchezza Caio Marzio raggiunge Cominio e si scontra con il capo dei Volsci Auifidio. Caio Marzio vince il duello e Auifidio è trascinato via dal campo di battaglia dai suoi uomini. In seguito alle sue eroica gesta Cominio gli concede il soprannome onorifico di "Coriolano". Tornato a Roma sua madre Volumnia lo esorta a candidarsi come console. Il Senato lo appoggia e all'inizio sembra ottenere consensi anche dalla fazione opposta quella dei Popolari. Di nuovo però Bruto e Sicinio intervengono e ordiscono una rivolta contro di lui. Adirato Caio Marzio giudica sbagliato il modo di governare del popolo e pronuncia la frase "permettete ai corvi di prendere a beccate le aquile" per queste parole Bruto e Sicinio lo condannano all'esilio. Allontanato da Roma, Caio Marzio si reca presso i Volsci per chiedere ospitalità ad Aufidio. Questo inizialmente rifiuta sopratutto in virtù della loro rivalità ma quando Marzio gli promette di guidare il suo esercito contro Roma Aufidio si convince e lo accoglie tra le sue fila. Giunta la notizia a Roma sono in molti che provano a convincerlo a desistere ma ne Cominio ne Menenio Agrippa un patrizio suo intimo amico, uno dei pochi ad essergli sempre rimasto fedele, riescono a convincerlo. Alla fine solo l'intervento della madre e della moglie di Coriolano sarà provvidenziale e riporterà il condottiero alla ragione. Coriolano è pronto a rinunciare alla sua impresa di conquistare Roma e rivela le sue intenzioni ad Aufidio che però sentitosi tradito ordina ai suoi uomini di ucciderlo.
Alcuni Personaggi:
Coriolano: il protagonista indiscusso dell'opera è Caio Marzio, interpretato da Tom Hiddleston. Tom è noto ai più per il ruolo di Loki ma questa non è la sua prima apparizione a teatro. Il ruolo sembra calzargli a pennello e lui lo porta intensamente fino alla fine dell'opera. Coriolano è un personaggio controverso o lo si ama o lo si odia. Un po come Loki. Ma con un attore come Tom ad interpretarlo è davvero difficile odiarlo pur trattandosi di una persona sprezzante, egoista, che non sa cosa vuol dire trattare il prossimo con gentilezza.
Menenio Agrippa: Interpretato da Marc Gatiss, conosciuto sopratutto per il suo ruolo di Mycroft nella fortunata serie TV Sherlock. Menenio è un ricco patrizio, che ha un legame molto forte con Coriolano tanto da considerarlo quasi un figlo. Spesso fa da pacere tra Coriolano e gli altri e sarà uno dei pochi che fino all'ultimo resterà fedele al condottiero.
Aufidio: Il capo dei Volsci e nemico giurato di Coriolano. Quando però quest'ultimo gli promette di guidare il suo esercito e conquistare Roma per lui, Aufidio lo accoglie a braccia aperte ricoprendolo di onori; Aufidio vede il rifiuto di Coriolano di marciare su Roma come un tradimento e nel l'ultimo atto della tragedia ordina ai suoi uomini di giustiziarlo. Aufidio è interpretato da Hadley Fraser.
Volumnia: La madre di Coriolano. Una donna forte e decisa, che ritiene un onore vedere il figlio morire sul campo di battaglia. Di tutti è quella più felice della nomina di Coriolano di Caio Marzio e non perde tempo ad esortarlo a candidarsi come Console. Il tradimento e il successivo esilio del figlio la demoralizzeranno parecchio anche se non perderà mai il suo coraggio, alla fine sarà proprio il rispetto che Coriolano prova per lei che eviterà una nuova battaglia tra i Volsci e Roma. Viene interpretata da Deborah Findlay.
Virgilia: Interpretata da Birgitte Hjort Sorensen è la moglie di Coriolano. Si preoccupa sempre per il marito ed ogni volta che lui parte per una battaglia per lei è motivo di dispiacere e tristezza. Nell'ultimo atto saranno in parte le sue parole a convincere Coriolano a non guidare l'esercito dei Volsci.
Il Teatro: L'opera Coriolano è andata in scena presso il Donmar Whareause di Londra nei pressi di Coven Garden. La struttura nacque nel 1870 e in origine era un magazzino per un birrificio locale. Nel 1920 è da prima usato come studio cinematografico e successivamente come magazzino per la maturazione delle banane. Nel 1977 diventa definitivamente un teatro no-profitt.
Josie Rourke: Nata nel 1976 a Salford è una regista teatrale. Il suo primo ruolo di rilievo è stato quello di assistente alla regia di Peter Gill nella première di The Realist York nel 2002. Nel 2007 Rourke è stata nominata Direttore Artistico del Teatro Bush nel West London. Nel 2008 ha diretto la produzione di William Shakespeare "La dodicesima notte" per il Chicago Shakespeare Theater. Nel 2011 ha diretto "molto rumore per nulla" al Teatro di Wyndham. Dal 2012 è Direttrice Artistica del Donmar Whareause. Grazie a lei Coriolanus è stato portato a teatro.
Recensione:
Da brava fan di Tom Hiddleston quale sono, non potevo rinunciare all'occasione di vederlo in una veste diversa del suo ormai famoso ruolo di Loki. In particolare mi attirava l'idea di assistere ad un opera teatrale in lingua originale. Approvo appieno la decisione di non doppiare gli attori ma di limitarsi a dei sottotitoli (anche se ammetto ho notato a volte qualche traduzione non era proprio perfetta). L'opera è lunga, dura circa 3 ore ed è divisa in 5 atti. Stando però seduti al cinema su delle comode poltrone non risulta pesante. La quasi totale assenza di uno sfondo e gli effetti speciali presenti solo in minima parte fa si che quest'opera teatrale siano gli attori stessi a renderla speciale. Gli spettatori sono tutti concentrati su di loro che perciò devono impegnarsi ancora di più. La performance di Tom è come me la aspettavo: perfetta. Il ruolo di Coriolano gli calza a fagiolo. La scena di lui ferito e sanguinante sotto il getto d'acqua è una delle più intense dello spettacolo. Ma anche tutte le altre performance sono state degne di nota. Tra tutte ho apprezzato quella di Deborah Findley alias Volumnia. Quest'opera racconta della tragedia di Coriolano. Sappiamo tutti come finiscono le tragedie. La scena finale nella quale vediamo il corpo di Coriolano appeso a testa in giù che dondola mentre il sangue sgorga dalla ferita sul collo risulta quasi ipnotico ed è impossibile distogliere lo sguardo fino a quando sullo schermo non appaiono i titoli di coda. Nonostante si tratti di una tragedia però non sono mancate le scene che mi hanno fatto sorridere o addirittura ridere. Uscita dalla sala mi sono posta due domande: Sono stati 10 euro ben spesi? Si senza dubbio. Se non ci fosse stato Tom Hiddleston avrebbe avuto lo stesso successo? Ecco qui un po di dubbio ce l'ho.