domenica 30 marzo 2014

AFTER



AFTER






Trama: Elizabhet ha appena festeggiato i diciotto anni con i suoi migliori amici sullo yacht di famiglia. Durante la notte qualcosa la sveglia. Colpi sullo scafo, da fuori, a pelo d'acqua. Liz esce a guardare...In mare c'è un cadavere. Il suo.
Mentre si osserva galleggiare con un senso di straniamento e vertigine, la raggiunge Alex, un suo compagno di scuola morto un anno prima. Insieme, i due cercano di capire perché non sono andati "oltre", perché vagano sulla Terra senza poter comunicare con nessuno eppure vedendo e ascoltando tutto, e per colpa di chi sono morti.
Elizabhet assieme così alle indagini sul suo omicidio, e scoprirà che tutti, a cominciare dai suoi genitori, sua sorella e il suo fidanzato, nascondono dei segreti. Che forse sarebbe stato  meglio non svelare...





Jessica Warman: Pluripremiata scrittrice di narrativa per ragazzi, Jessica Warman vive a Pittsburgh, in Pennsylvania. Ha scritto After ispirandosi a un episodio vissuto da bambina: un ragazzo del suo paese era scomparso dopo una festa su uno yacht (ma poi era stato ritrovato vivo).



Recensione: After è un thriller sovrannaturale capace di emozionarti fino la fine. Un mistero che è in grado di coinvolgerti. Un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena. Una storia che mi ha colpito molto. La protagonista ormai fantasma non ricorda nulla di come sia morta e con l'aiuto di Alex (anche lui fantasma) mano a mano ricorda le vicende della sua vita e di cosa sia accaduto alla sua festa. I personaggi sono ben caratterizzati.
Quello che mi ha colpito di più è il fatto che la vittima dell'omicidio è la protagonista e quindi è lei che vuole scoprire come sia morta, chi è stato e il perché. Vedere anche come si dispera nel non riuscire a toccare il suo amato per via di un muro invisibile che li separa per sempre. La storia mi ha toccato molto fino alla fine ed è stato anche capace di farmi piangere. Per chi è un amante dei thriller con un tocco di sovrannaturale, lo consiglierei. 

venerdì 28 marzo 2014

Le brutte pubblicità

Pubblicità, consigli per gli acquisti, reclame, spot... chiamateli come volete, sono la medesima cosa.
La pubblicità è nata col commercio, ma con l' avvento del cinema e soprattutto della televisione ha avuto una vera e propria esplosione.
Ormai ne siamo talmente inondati ogni giorno, tale che è impossibile non parlarne, tutti finiamo per avere un opinione, buona o cattiva che sia.
Secondo l'Art directors club Italia, ogni spot deve rispettare le sette regole d' oro:

- Essere originale
- Comunicare solamente una cosa
- Sorprendere
- Semplice e mai banale
- Suscitare emozioni
- Valorizzare il marchio
- Rompere le regole

Sfortunatamente non tutti rispettano queste regole, oppure si concentrano solo su alcune di queste linee guida, con risultanti davvero pessimi ed a volte irritanti.


Questa pubblicità di un panno per la pulizia è stata affissa nel 2013 sui cartelloni pubblicitari nel territorio di Napoli.
Ne scaturì una grande polemica riguardo la donna "provabilmente" assassinata; l' azienda corse ai ripari riproponendo lo stesso messaggio con una seconda versione con i ruoli invertiti. Il consiglio comunale di Napoli ne decretò comunque la rimozione.





Ora, avrei bisogno del vostro aiuto:
Secondo voi, qual'è la pubblicità televisiva più brutta che ricordiate?

martedì 11 marzo 2014

Saving Mr. Banks

Autori:
- Hamal
- Shaula

1964, nei cinema viene distribuito il film "Mary Poppins".
Prodotto dalla Disney, la pellicola è ormai divenuta un classico non solo della Disney company, ma anche dell'intero panorama cinematografico.

Saving Mr. Banks
(2013)

Trama:
La scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers, (pseudonimo di Helen Lyndon Goff) viaggia da Londra a Hollywood per incontrare Walt Disney e discutere dei diritti di sfruttamento del suo romanzo "Mary Poppins".
Mentre Disney ha già in mente l'intero progetto, la signora Travers non vuole cedere ai compromessi per non far divenire il suo romanzo un mero prodotto commerciale.
Nel frattempo, Pamela, avrà l' occasione di ricordare il suo passato in Australia e di rendersi conto che Walt vuole solo raccontare una storia.


Ci sono alcune differenze però con la realtà
- Tom Hanks, ha dichiarato che non si sente di assomigliare a Walt Disney.
- Disney era già proprietario dei diritti di sfruttamento di Mary Poppins
- Solamente i fratelli Sherman lavorarono con Travers.
- la signora Travers adottò un bambino.

Recensione: Ho visto la prima volta la pubblicità di questo film, al cinema durante la proiezione di un altra pellicola. Subito ho pensato "ecco un film che devo vedere!". Insomma si parla di Walt Disney, quale bambino non conosce il mondo Disney? Io personalmente sono cresciuta con i suoi cartoni e film e ricordo ancora la prima volta che andai a Disney World a Parigi, era come far parte di una delle favole uscite dalla mente di Disney; Non sono una che da molto peso alle recensioni delle altre persone riguardo ai film, penso sempre che sia qualcosa di soggettivo. Tuttavia sono andata a vederlo con la consapevolezza che aveva riscosso un parere positivo praticamente unanime. Adesso posso affermare che è un film che merita di essere visto, non importa dove: al cinema, a casa propria, a casa di amici, da soli o in compagnia. Vorrei precisare però che c'è molto poco del mondo di Disney, ma non è un caso che il film si chiama "Saving Mr. Banks", sappiamo tutti chi è Mr Banks, no? allora vi rinfrescherò la memoria, Mr Banks è un personaggio della storia Mary Poppins, la tata più famosa di tutti i tempi. Mr Banks è il padre dei due bambini di cui si occuperà Poppins. Tutto il film infatti ruota proprio intorno alla storia di Mary Poppins o per meglio dire della sua scrittrice.  Una nota di merito va ad Emma Thompson per la sua interpretazione fantastica: riesce a farti odiare la signora Travers e poi all'improvviso battuta dopo battuta ecco che già l'adori ancora prima di accorgertene. Nonostante abbia dichiarato di non assomigliare a Walt Disney, penso che Tom Hanks abbia svolto al meglio il suo ruolo. Portando in scena un Walt Disney allegro ma allo stesso tempo ben consapevole della sua posizione di leader. In conclusione devo dire che tutti gli attori hanno svolto bene il ruolo che gli è stato affidato e che la storia è stata ben strutturata e ben realizzata. Anche se il mio lato di bambina avrebbe voluto vedere un po più di quel magico mondo che è l'universo Disney.

lunedì 10 marzo 2014

Lo sguardo di Satana, Carrie.

Lo sguardo di Satana

Carrie



TramaNel sobborgo di Chamberlain, Margaret White, una fanatica religiosa, partorisce una bambina senza alcuna assistenza. La donna è palesemente affetta da problemi mentali: essa infatti è stata tentata di uccidere la propria figlia, fermandosi all'ultimo istante.
 Molti anni dopo, Carrie è divenuta una ragazza dolce e semplice, ma molto emarginata a causa dei suoi differenti modi di vestirsi e comportarsi, dovuti all'influenza della madre. 
A circa un mese dal ballo di fine anno, mentre fa la doccia nello spogliatoio femminile della scuola Carrie ha le sue prime mestruazioni ma, non essendo lei a conoscenza della causa del copioso sanguinamento essa cade nel panico e terrorizzata, chiede aiuto alle proprie compagne che invece la deridono lanciandole contro numerosi assorbendi al grido "mettiti il tappo".
 Una di esse, Chris, riprende l'accaduto con il proprio cellulare. Venuta a sapere dell'accaduto Margaret accompagna Carrie a casa e, credendo che il sanguinamento della figlia sia dovuto a dei pensieri impuri, la rinchiude in uno sgabuzzino ordinandole di pregare. In un impeto d'ira Carrie manifesta dei poteri telecinetici danneggiando la porta. Alcuni giorni dopo la professoressa di educazione fisica riesce a far sospendere Chris dalle lezioni, impedendole così di partecipare al ballo di fine anno. Per ripicca, la ragazza carica il filmato su internet, causando ulteriori derisioni ai danni di Carrie. Nel mentre Sue Snell, l'unica ragazza pentitasi per ciò che ha fatto, convince il proprio ragazzo Tommy ad invitare Carrie al ballo per farle vivere una bella serata. Dopo una iniziale reticenza dovuta al terrore che l'invito sia solo un trucco per umiliarla, Carrie infine si convince delle buone intenzioni di Tommy ed accetta. Ciò le provoca un duro scontro con la madre che, tentando di impedire alla figlia di prendere parte alla festa si ritrova immobilizzata tramite la telecinesi. Nel mentre Chris è venuta a sapere della partecipazione di Carrie al ballo e le organizza un terribile scherzo: insieme al proprio ragazzo essa uccide un maiale e ne raccoglie il sangue in un contenitore posizionato in modo da poterne rovesciare il contenuto addosso alla reginetta del ballo ed il giorno successivo trucca il concorso in modo che sia Carrie a vincere il titolo. 
Come pianificato Carrie vince e la ragazza viene inondata con il sangue. La cosa, combinata con le risate dei ragazzi durante la proiezione del video di Chris delle mestruazioni di Carrie e con la morte di Tommy dovuta alla caduta del secchio metallico sulla sua testa, fa definitivamente esplodere l'ira di Carrie, che scatena tutto il suo potere telecinetico su decine di persone, massacrandole. Dopo aver assassinato anche Chris e Billy Carrie si rende conto della gravità dei propri atti e, dopo essersi fatta un bagno, cerca di riconciliarsi con la madre. 
Quest'ultima però crede che Carrie sia posseduta dal diavolo e la pugnala alla schiena: dopo aver subito altre ferite la giovane riesce a bloccare la madre e, pervasa dall'ira, la pugnala con numerosi oggetti contundenti, crocifiggendola davanti la porta dello sgabuzzino in cui Margaret era solita rinchiudere la figlia. Sotto Shock, Carrie perde il controllo del proprio potere ed inizia a far crollare la propria abitazione. Inutile è il tentativo di Sue di salvarla: Carrie prima la aggredisce poi, resasi conto che quest'ultima era incinta di una bambina, la salva scaraventandola fuori dall'edificio, che sprofonda nel terreno con madre e figlia al suo interno. Tempo dopo Sue testimonia in un tribunale spiegando che Carrie aveva un potere particolare, ma che i suoi atti erano dovuti al fatto che ogni persona ha un limite di sopportazione e che essa lo aveva ampiamente superato. Il film si conclude con Sue che porta un fiore sulla tomba di Margaret e Carrie: quando lei se ne va sulla lapide si forma una grossa crepa.




Differenze tra libro e film:  Ci sono molte differenze tra il film e il libro, ad esempio, il romanzo è ambientato nel 1974, mentre il film nell'anno attuale. Nel libro Carrie uccide la madre provocandogli un arresto cardiaco. Sue in realtà non è incinta e Carrie muore in strada a causa di un emorragia e qualche altro problema al suo organismo a causa dei suoi poteri fuori controllo. Il libro è strutturato in maniera tale che oltre a seguire la trama, vengono inseriti ritagli di qualche rivista locale riportando teorie e affermazioni di studiosi riguardo la sera del ballo e i poteri di Carrie.

Recensione: personalmente, questo film mi è piaciuto no perché sono un amante dell'horror (anche perché di horror ha ben poco) ma perché mostra come il desiderio di un adolescente che viene maltrattato dai suoi coetanei si avvera. Quanti di voi ha sognato di voler vedere morto (o messo male) una persona che odiate? Questo mostra come quel pensiero possa avverarsi anche se non è un lieto fine.

La grande bellezza, la Roma che non c'è più.

immagine presa da romafaschifo.com

 A scanso di equivoci, voglio subito precisare che questa non è affatto una recensione sul film di Sorrentino "La grande bellezza". Eppure la pellicola in questione mostra una Roma molto diversa da quella reale, una città dove la mondanità che ricorda la dolce vita ormai è solo un riferimento felliniano.

La dolce vita è stato un periodo, soprattutto a Roma, tra gli anni '50 e '60 che grazie al boom economico ha portato la popolazione a divertirsi, frequentarsi nei locali più famosi della città.


Si pensa che il periodo iniziò esattamente il 5 Novembre del 1958, nel ristorante "il Rugantino" dove l' attrice e ballerina Aiché Nanà, (scomparsa di recente) in occasione del venticinquesimo compleanno di una contessina, improvvisò uno spogliarello. Le foto poi vennero pubblicate sull'Espresso suscitando un grande scandalo.






Una volta, passeggiando di sera a Roma, nelle vie del centro, nei locali, potevi incontrare decine di persone che si divertivano, parlavano e sfilze di attori che erano la solo per mostrarsi alla popolazione (ed anche ai produttori, registi ecc..)
I paparazzi non attendevano altro che arrivasse la sera per fare foto e beccare il Vip di turno con la sua nuova compagna; ciò naturalmente faceva pubblicità al famoso, al paparazzo e in moltissime occasioni anche alle compagne o compagni occasionali.
Il fulcro della Dolce vita era via Veneto, resa famosa proprio da Fellini.
Nei caffè di quella via si facevano affari, si ingaggiavano attori e produttori, musicisti e tutto questo poteva essere vissuto dalle normali persone che frequentavano quei posti.

Ma torniamo al presente, a quella Roma mostrata nel film La grande bellezza.
Possiamo dire che la società mostrata sia reale? Oppure rispecchia solamente una città ancora immersa nel suo passato dolcevitoso?
Se una volta potevi andare a via Veneto ed incontrare dei personaggi famosi, oggi, frequentando quei luoghi cosa vediamo? nulla, poche persone che passeggiano, consumano e poi tornano ad passeggiare senza una meta e tutto questo accadeva ancora prima della crisi economica.
I romani, i cittadini, conoscono una città molto diversa da quella che appare nel film, come spesso accade,
ma se tale film vince un premio d'importanza mondiale proprio perché mostra una Roma che in realtà non esiste, possiamo allora dire che abbiamo un problema.
Conosciamo tutti la realtà in cui versa Roma, una città che non viene più rispettata neanche dai suoi abitanti;
lasciamo cumuli di spazzatura ad ogni angolo delle strade, automobili parcheggiate in posti ed in modi impensabili da non permettere il passaggio di pedoni o mezzi pubblici; i quali sono soggetti ad atti vandalici ed appestati di graffiti e scritte fuori e dentro. (non dico che non si devono fare i graffiti, o street-art, ma perché proprio sui mezzi pubblici, specialmente quando vengono oscurati i vetri)
Monumenti circondati da venditori abusivi e rivenditori di merce rubata. I campi nomadi (e non solo) che bruciano cumuli di spazzatura ed inquinano intere aree, inoltre ci si mette anche lo stesso comune di Roma che a causa della sua totale incuria non pone rimedio alle strade ormai divenute famose per le loro buche profonde come crateri, pulizia delle vie e delle stazioni pressoché inesistente.
Infine mettiamoci anche il comportamento delle forze dell' ordine, ormai indifferenti a molti atteggiamenti scorretti di cittadini e turisti; posso capire che un turista, occupato a passeggiare per la città sia meno propenso a dar retta ai cartelli che indicano dei divieti, eppure né a loro né ai cittadini vine detto o fatto nulla.
Ad esempio, la scalinata di Trinità dei monti a piazza di Spagna, come in molte aree monumentali della capitale, è assolutamente vietato bivaccare e mangiare; questo non è un divieto che esiste solo dal 2012, ma esiste da molto più tempo. Eppure non ho mai visto qualche vigile far multe per questo (se non in casi estremamente rari) 
Provate a comportarvi così anche in altre capitali europee e noterete di sicuro un alleggerimento delle vostre finanze in breve tempo.
Ma perché accade tutto questo?  Amalia Signorelli, intellettuale ed antropologa culturale, ha dichiarato che "Roma in questi anni non è mai stata così sporca, brutta e sciatta, perché i romani non si sentono più romani, non ce ne importa nulla della nostra città perché non è più nostra".
Non si cominci a dire che è colpa degli stranieri, immigrati che ormai sono da molto nella nostra città, altre metropoli hanno avuto gli stessi eventi ciononostante si sono adattati meglio di noi.
E' dunque la nostra incapacità di adattarci ai nuovi eventi che ci ha fatti diventare così indifferenti, bisogna tener conto che in natura l'incapacità di adattarsi porta solamente ad una cosa, l'estinzione.
Di certo so che ci sono ancora romani che amano la loro città e vorrebbero vederla in uno stato migliore di quello attuale, eppure sembra proprio che siano una minoranza e vorrei che Roma ed i romani comincino a fare quel poco che serve per rendere vivibile la loro città, piccoli gesti quotidiani, di rispetto verso le altre persone, le loro proprietà e la città stessa.






giovedì 6 marzo 2014

Incarceron....la prigione vivente

Incarceron





Trama: Incarceron è una prigione avveniristica e invisibile, un enorme edificio vivente percorso da sotterranei e passaggi segreti, al cui interno si estendono foreste, mari e città. Un organismo animato da una mente suprema che tutto controlla, come un vendicativo Grande Fratello. Creata originariamente con l'intento di rinchiudervi tutti i criminali del mondo, ora vive di una crudele inerzia e ospita i discendenti dei prigionieri di un tempo. Tra di loro c'è Finn, un ragazzo nato in questo cosmo tecnologico, che però ha continue visione di una vita precedente ed è convinto di provenire dal mondo esterno, anche se la prigione è sigillata da secoli e solo un uomo, ormai divenuto una leggenda, sembra ne sia scappato. Fuori da Incarceron vive la figlia del suo guardiano,Claudia, che è però reclusa in un mondo dominato dai computer in cui il tempo è stato proibito e dove tutti vivono come nel diciassettesimo secolo. Un mondo in cui la attende un matrimonio combinato contro la sua volontà. Entrambi imprigionati nei propri universi, entrambi desiderosi di evadere, Finn e Claudia scopriranno un oggetto, una chiave di cristallo, attraverso la quale potranno parlarsi. E allora sarà solo questione di tempo prima che i due mondi, finora separata dagli invalicabili confini di Incarceron, entrino in contatto....


Catherine Fisher: Nata nel 1957 a Newport in Galles, è un acclamata e premiata poetessa e scrittrice. Laureata in letteratura inglese è sempre stata un appassionata di mitologia e storia. Ha lavorato come archeologa e insegnante di scrittura creativa. Incarceron è il primo volume della sua storia ed è seguito da Sapphique secondo e conclusivo volume di questa saga che abbraccia sia il fantasy che la fantascienza.








Recensione: Avevo notato questo libro quasi un anno fa, ma per quanto mi incuriosisse avevo poi optato per comprare un altro titolo. Finalmente mi si era presentata l'occasione di acquistarlo. La prima cosa che mi ha colpito è stata la copertina, con questa chiave in primo piano e i colori così autunnali. Leggendo poi la trama mi è parso qualcosa di abbastanza innovativo. Ora che ho finito di leggerlo posso dire che non sono stati soldi buttati, la storia è buona e sopratutto non è il solito fantasy già letto e riletto. Buone anche le descrizioni dei luoghi e la caratterizzazione dei personaggi. Se proprio devo fargli una critica direi che è il modo in cui la scrittrice introduce il lettore al mondo di Incarceron o meglio come NON lo introduce. Il libro è scritto in modo tale che tu, lettore devi già sapere tutto: cos'è Incarceron, cosa è in grado di fare. Spesso poi vi sono personaggi nominati per aver fatto determinate cose e che vengono presentati come se il lettore sappia già cosa hanno fatto. Ammetto che i primi capitoli sono stati un po' lenti. La storia ingrana veramente solo quando i due protagonisti Finn e Claudia riusciranno a parlarsi per la prima volta. Non manca inoltre qualche colpo di scena. In conclusione posso dire che è un libro che consiglio a chi non si arrende davanti a qualche capitolo iniziale un po' più noioso. 
Voto: 7/10

Curiosità: I diritti cinematografici sembra siano stati acquistati dalla 20th Century Fox. Non so a quale regista verrà dato l'incarico ma dovrà essere qualcuno in grado di tirare fuori le parti migliori del libro.