domenica 16 febbraio 2014

Robocop 2014

Robocop (2014)
Quando si parla di “remake” è impossibile non fare un confronto con il precedente film e spesso ci si sforza di non cadere nel paragonare le due o più versioni; ma anche in questo caso il paragone è inevitabile. Era dal 2006 che si parlava di un Remake, addirittura col cast invariato.
Proposito di cast; nel primo Robocop, per la parte del protagonista fu preso in considerazione anche Arnold Schwarzenegger, ma essendo troppo “pompato” lo esclusero perche non entrava nel costume.
Invece per il nuovo Robocop erano in lizza Michael Fassbender e Karl Urban.

Prima di tutto cosa rappresentava il primo Robocop del 1987, con Peter Weller ad interpretarlo?
La società rappresentata è pressoche senza freni inibitori, l' importanza della vita umana (altrui) è praticamente nulla, si vive solamente per tentare la scalata ai piani alti della società capitalista ed i poveri cristi che si trovano ai piani bassi sono solamente carne da macello, da sfruttare fino all' ultima goccia. Il miglior modo di mostrare quest' aspetto al pubblico era la pubblicità; chi ricorda almeno i primi due film di Robocop, rammenterà anche gli spot televisivi, il più caratteristico è quello della “Magnavolt” link allo spot
Per questo motivo Robocop ebbe successo; violenza gratuita a palate che per gli adolescenti dell' epoca era oro colato.
Inoltre il tema “giustizia a tutti i costi” è sempre stato apprezzato. Bisogna anche ricordare quel velo di timore che metteva nello spettatore, in quanto il film non solo evidenzia la fragilità del corpo umano, ma anche l'onnipotenza di una macchina fuori controllo, che si ritorce contro il suo creatore.
ED-209 rappresenta perfettamente quest'aspetto, seppur in una famosa scena appare goffo, incapace di scendere delle normalissime scale. Considerate anche gli effetti speciali dell' epoca, per muovere ED-209 si usava la tecnica “stop motion” praticamente si muoveva un grosso giocattolo passo passo, ma per la tecnologia cinematografica del 1987 era il massimo.
Per quanto concerne Weller/Robocop, da un normalissimo agente di polizia, padre di famiglia, viene ucciso e trasformato in una macchina. Privato della sua umanità, dall' aspetto non proprio rassicurante, grosso e massiccio. Voglio sottolineare l' aspetto della sua umanità, nella versione del 1987, Robocop, è una machina per i media, nessuno si rivolge a lui come “Alex”perche Alex Murphy è morto.
Lui non ricorda chi e cosa era prima di essere un cyborg, lo scoprirà in seguito.


Passiamo al Robocop di nuova concezione
Il mondo non sembra poi tanto diverso dal nostro, se non per la tecnologia ed il fatto che è ambientato nel 2028.
Non c'è quella violenza gratuita del primo, non si vedono drogati, assassinii per strada in pieno giorno e rapine fatte da bambini, c'è solamente Samuel L. Jackson che interpreta un giornalista perennemente inc****to e di parte.
Anche se il look del nuovo ED-209 non è affatto male, la sua presenza è praticamente ridotta ad una comparsata.
Il ruolo del padrone della OmniCorp, è affidato a Michael Keaton, seppur bravissimo attore, in questa occasione davvero non da il meglio di sé, in questo caso bisogna dare la colpa alla scenggiatura.
Joel Kinnaman/Robocop, sempre un padre di famglia. In questo caso non gli tolgono la sua umanità, per quanto possibile, vogliono addirittura restituirgliela; curandolo e donandogli un nuovo corpo da usare contro il crimine. Il suo volto rimane ben visibile e questa scelta sopprime ogni velo di mistero che aveva il precedente Robocop attorno a se.
Dall' aspetto piuttosto snello, quasi elegante, Questo Robocop è agilissimo nella sua armatura nera.
Ma la pellicola, per quanto bella, è solamente la storia del primo Robocop riadattata per un pubblico di preadolescenti. L' unica scena degna di nota è quando egli stesso indaga sul proprio attentato, mostrando un aspetto psicologico molto più profondo di quello del 1987. Peccato la scena duri un attimo.

I costumi, le armature di Robocop.
Nel 1987 Weller, si dovette infilare in una corazza di plastica, scomoda che gli impediva alcuni movimenti, facilitandogli però una camminata  robotica adatta a quel tipo di recitazione, in alcuni filmati dietro le quinte si può notare come alcune parti vengano davvero avvitate tra loro per essere poi indossate dall'attore.
Tutt'altro dicasi per il costume del nuovo Robo, il costume è praticamente una tuta con parti in plastica fissate ad essa, bisogna solo indossarla, questo permette all'attore di eseguire dei movimenti molto più naturali.
A tal proposito, in una recente intervista, Michael Keaton, dichiarò che non voleva sentire nessuna lamentela da Joel riguardo il costume; in quanto Keaton ha ricordato com'era essere nei panni di Batman, indossare quel costume pesante, scomodo ed in grado di farti sudare abbondantemente fin dal primo passo.

In conclusione, mentre il film del 1987 è ormai uno di quei vecchi film che si meritano di diritto un posto in una videoteca ben fornita e di tutto rispetto; L' attuale Robocop non lascia davvero il segno, anche se godibile, non possiede quella chimica di ingredienti cinematografici in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo. Il finale soprattutto non dice assolutamente nulla, anche se aperto per un provabile secondo capitolo.

P.S. Mentre scrivevo questa recensione, Peter Weller era in Tv a presentare un documentario sull'antica Grecia. Pochi infatti sanno che “Robo” è un professore di storia dell' Università di Syracuse.


1 commento:

  1. Ciao!
    A me è piaciuto moltissimo, però non ricordo bene i film degli anni novanta.

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