venerdì 28 febbraio 2014

Leggo perché....

Leggo Perché...



Perché una vita sola non mi basta. Chi non legge, vivrà una vita sola, la sua. Chi come me, dedica il suo tempo alla lettura, vive ogni volta una vita diversa: quella dei personaggi del libro che sta leggendo. A volte vorrei andare dalle persone che non leggono e domandare loro "non ti senti vuoto?" Perché io è così che mi sentirei senza libri. Senza di loro la mia vita sarebbe si sempre vita, ma decisamente più noiosa e grigia. Priva di tutte quelle sfumature che solo un libro sa dare.



Leggere per me non è soltanto un passatempo. Tra tante incertezze, leggere è l'unica cosa che so, non smetterò di fare. Così come mia madre mi ha trasmesso questa passione fin da quando ero piccola, così io la trasmetterò ai miei figli. 
Quando leggo entro in un mondo che è solo mio. 
Ho sempre immaginato che un giorno avrei avuto una casa tanto piena di libri da assomigliare ad una biblioteca; Ricordo ancora il mio primo vero libro, non sapevo ancora leggere perciò era mia madre a farlo per me. Era un libro enorme con la copertina rosso acceso e si chiamava "Favole & Fiabe" era una raccolta di tante storie più o meno conosciute. Era uno dei momenti della giornata che preferivo, ed è da li che è iniziata la mia passione per i libri che è andata sempre più aumentando quando ho imparato a leggere.

Sono sempre stata favorevole al progresso e la tecnologia. Ma non c'è ebook che possa convincermi di essere migliore di un libro. Il suo odore, la sensazione delle pagine tra le dita, ammirare la copertina, la soddisfazione di finire un libro e sistemarlo nella propria libreria: sono cose che un ebook non darà mai.
Ogni volta che entro in una libreria, grande o piccola che sia, per me è un po come entrare nel Paese delle Meraviglie. Ma non ci sono solo Alice e il Cappellaio Matto ad attendermi, no, nel mio Paese delle Meraviglie c'è molta altra gente: ci sono dame, cavalieri, vampiri, soldati, licantropi, elfi, nani, maghi, draghi, streghe, spie, teenager e molti altri. 




Leggo perché so che di un libro potrò sempre fidarmi, non importa quante volte io lo legga, lui mi dirà sempre le stesse cose e mi darà sempre le stesse emozioni. A le persone che non leggono vorrei dire...tenetevi stretta la vostra vita, che io mi tengo stretta le MIE.





Godzilla (2014)

Godzilla (2014)

A molti bambini piacciono i dinosauri, all'epoca ne fui anche io appassionato.

Rappresentano qualcosa di mostruoso e selvaggio che non esiste più, inoltre grazie agli studi dei paleontologi ci sono sempre nuove scoperte e curiosità.
Il dinosauro più famoso è sicuramente il TirrannosaurusRex che per quanto sia esistito davvero, non è andato mai aldilà della sua natura.

Se pensiamo invece ad un dinosauro che oltrepassi la sua natura con dei superpoteri, allora c'è solo un essere a cui possiamo pensare, il famigerato Godzilla.



1954. grazie alla casa cinematografica nipponica TOHO, nasce Godzilla
(ゴジラ Gojira). In verità l'idea del dinosauro superpotente nasce grazie ad un film statunitense "il risveglio del dinosauro".







A causa di numerosi test nucleari, le radiazioni, modificano il corpo di un normale rettile marino in quello di Godzilla, dandogli anche poteri come l' alito atomico, raggi radioattivi e rigenerazione.
Dall' aspetto minaccioso e nemico dell' umanità, presto Godzilla si trasforma in un difensore del Giappone che considera suo territorio, sino ad arrivare a rappresentare il mostro buono che protegge gli umani.
Il Kaiju, nei successivi film sempre giapponesi, incontra e si scontra con altri mostri ormai famosi quanto lui.
A cominciare da Motra, la falena gigante, Rodan,  il gigantesco rettile volante ed il più grande e pericoloso di tutti i nemici di Godzilla, King Ghidorha un mostro alato a tre teste.
Inoltre sono numerose le sue varianti; Mecha-Godzilla, il Godzilla meccanico, quello proveniente dallo spazio, quello fuso con un alieno e così via.


Nel 1998, dopo molti anni di assenza, torna il nostro Godzilla.
Questa volta evolutosi dalle radiazioni di test nucleari francesi, attacca la città di NewYork per costruirsi il nido.
Seppur ben riadattato, perfino la presenza di Jean Renò non sarà sufficiente a far entrare la pellicola nei miglior dieci incassi di quell'anno.


Il 2014, sarà l' anno dell' anniversario della nascita di Godzilla e per festeggiare il suo compleanno si è deciso di fare un nuovo film.
Il progetto partì in segreto, denominato "nautilus", solo al ComiCon di SanDiego del 2012 venne rivelato il primo poster.

L' uscita del film è prevista per il 15 Maggio in Italia.
Nel frattempo sono usciti due trailer.



Il novo look del mostro sembra in realtà rifarsi al vecchio stile degli anni '50, ma appare molto più grande del suo predecessore (circa 300 metri a giudicare dal poster). Non si conosce però l' entità dei suoi poteri, se avrà la possibilità di lanciare il suo raggio atomico o altri poteri che appartenevano al Godzilla del passato.

Inoltre è opinione di molti che il trailer finale riveli in qualche modo la possibilità che il nostro kaiju non sia del tutto solo. Dalle immagini si può notare una creatura che si tuffa in mare, ma non ha assolutamente l' aspetto di Godzilla.






Oscar 2014


Domenica 2 Marzo, si svolgerà l'annuale cerimonia di premiazione dei premi Oscar.
Importantissimo appuntamento per tutti gli amanti del cinema.

Il film di Paolo Sorrentino "la grande bellezza" è candidato come "miglior film straniero.
Le pellicole che hanno avuto più nomination sono:
- American Hustle, con 10 candidature
- Gravity, sempre con 10 candidature

- 12 anni schiavo con 9 candidature



LE NOMINATION:
Miglior attore protagonista: Christian Bale – American Hustle ; Bruce Dern – Nebraska; Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street ; Chiwetel Ejiofor – 12 anni schiavo ; Matthew McConaughey – Dallas Buyers ClubMiglior attrice protagonistaAmy Adams – American Hustle ; Cate Blanchett – Blue Jasmine; Sandra Bullock – Gravity ; Judi Dench –Philomena; Meryl Streep – I segreti di Osage CountyMiglior attore non protagonistaBarkhad Abdi – Captain Phillips; Bradley Cooper – American Hustle; Michael Fassbender – 12 anni schiavo ; Jonah Hill – The Wolf of Wall Street; Jared Leto – Dallas Buyers ClubMiglior attrice non protagonistaSally Hawkins – Blue Jasmine ; Jennifer Lawrence – American Hustle; Lupita Nyong’o – 12 anni schiavo ; Julia Roberts – I segreti di Osage County ; June Squibb – NebraskaMiglior regiaAmerican Hustle – David O. Russell; Gravity – Alfonso Cuarón ; Nebraska – Alexander Payne; 12 anni schiavo – Steve McQueen ; The Wolf of Wall Street – Martin ScorseseMiglior film stranieroThe Broken Circle, Breakdown, La Grande Bellezza, The Hunt – Il sospetto , The Missing Picture, OmarMiglior sceneggiatura originaleAmerican Hustle, Blue Jasmine, Dallas Buyers Club, Her NebraskaMiglior sceneggiatura non originaleBefore Midnight, Captain Phillips, Philomena , 12 anni schiavo , The Wolf of Wall StreetMiglior film d’animazioneThe Croods, Cattivissimo me 2, Ernest & Celestine, Frozen, The Wind RisesMiglior scenografiaAmerican Hustle, Gravity, Il grande Gatsby, Her , 12 anni schiavoMiglior fotografiaThe Grandmaster , Gravity , Inside Llewyn Davis, Nebraska, Prisoners.


Come ogni anno si fanno previsioni su chi vincerà e chi non, è innegabile però il fatto che più nomination si hanno più si ha l'opportunità di vincere i premi.
Uno dei più ambiti è sicuramente quello del "miglior attore protagonista" Christian Bale forse è il più quotato, ma si pensi a Leonardo Di Caprio che attende la sua personale statuetta da sempre; tenendo presente che attori con maggiori doti artistiche e carriere molto più longeve di quelle dell'attore, ad esempio Tom Cruise o Sigourney Weaver, non hanno tuttora ricevuto l'Oscar come miglior attore protagonista.



mercoledì 26 febbraio 2014

La trilogia del cimitero dei libri dimenticati

La trilogia del cimitero dei libri dimenticati




Carlos Ruiz Zafòn

L'autore:
Carlos Ruiz Zafòn, nasce a Barcellona nel 1964.
Nel 1993 inizia la carriera di scrittore pubblicando "Il principe della nebbia", negli anni successivi scriverà altri libri destinati ad un pubblico adolescente.
Solamente nel 2001 si dà alla letteratura per un pubblico adulto con
"l' ombra del vento".
Zafòn è uno scrittore particolare, attento, maniacale nei dettagli e nella scelta delle frasi e dei tempi.
Si pensi che alcuni suoi scritti hanno aspettato svariati anni prima di essere pubblicati.
Il suo stile è tale che, quando si è assorti nella lettura, le vicende sembrano essere tra sogno e realtà, quasi effimere. Inoltre sa mescolare egregiamente momenti allegri e di tensione.



L' ombra del vento:

Dall'atrio, immerso in una penombra azzurrina, si intravedevano uno scalone di marmo e uno scalone affrescato con figure di angeli e di creature fantastiche. Seguimmo il guardiano fino a un ampio salone circolare sovrastato da una cupola da cui scendevano lame di luce. Era un tempio tenebroso, un labirinto di ballatoi con scaffali altissimi zeppi di libri, un enorme alveare percorso da tunnel, scalinate, piattaforme e impalcature: una gigantesca biblioteca dalla dalla geometria impossibile. Guardai mio padre a bocca aperta e lui mi sorrise ammiccando.«Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati, Daniel.»
Daniel Sempere e suo padre gestiscono una piccola libreria a Barcellona, una città che lentamente si riprende dalla guerra civile.
Il giovane, il giorno del suo dodicesimo compleanno, viene portato dal padre nel cimitero dei libri dimenticati.
Una gigantesca e tortuosa libreria, dove vengono raccolti i libri dimenticati. Sarà proprio Daniel a scegliere un libro "l'ombra del vento" di Julian Carax.
Proprio questo libro condurrà il giovane in un susseguirsi di vicende che lo porteranno a scoprire chi era Julian Carax.

Il gioco dell' angelo:

Nella Barcellona degli anni venti, un giovane e promettente scrittore, David Martin, lavora come inserviente nella redazione di un quotidiano.
Attraverso uno pseudonimo, riesce a pubblicare un racconto e comincia ad assaporare il successo.
Tempo dopo l' intenzione di scrivere un romanzo col suo vero nome verrà ostacolata dalla sua salute ed i propri sentimenti per una donna. Per pubblicare il suo romanzo si rivolgerà a persone poco raccomandabili.



Il prigioniero del cielo:

1957, Daniel Sempere è ormai adulto e felicemente sposato.
Un giorno un uomo acquista una rara edizione del "Conte di Montecristo" ordinandogli di consegnarla al suo collega ed amico Fermìn.
Daniel scoprirà attraverso questo bizzarro personaggio, il destino che ha dovuto subire la sua madre, ormai scomparsa da quando lui aveva pochi anni.






E' prevista l' uscita del quarto ed ultimo libro della saga;
sfortunatamente Zafon non ha ancora dichiarato quando intenderà pubblicarlo.


L' autore, inoltre, nei suoi libri fa riferimento a vie, zone della città di Barcellona realmente esistenti.
Sfortunatamente nella via citata nel libro non c'è alcun portone in legno che indichi una libreria enorme, però ci sono altri numerosi luoghi reali, ritengo sia molto bello seguire le tracce del racconto per vedere di persona i luoghi descritti nel libro.





lunedì 24 febbraio 2014

Being Human UK

Being Human UK

Serie Tv 2009 prodotta dalla BBC
Genere: commedia, drammatico, horror
Stagioni: 5
Durata: 57 minuti ad episodio
Da sinistra: Mitchell, George e Annie


"Mi chiamo Annie Claire Saywer e due anni fa, sono morta.Ma per molti versi è all'ora che la mia vita è iniziata. Circondata da orrori ho conosciuto l'amicizia e la lealtà, il sacrificio e il coraggio. L'umanità non è una specie è una condizione mentale. Non può essere sconfitta, muove le montagne, salva le anime. La nostra fortuna è grande quanto la nostra maledizione. In questa piccola enclave delle anime perdute, ho visto la parte migliore della condizione umana.Eravamo al sicuro qui, mentre la fuori i mostri erano in agguato..." Monologo di Annie EP01,S03 


Trama: La serie narra le vicende di tre amici e coinquilini molto speciali. Si tratta infatti di Mitchell (un vampiro) George (un licantropo) ed Annie (un fantasma). La loro convivenza ha inizio quando Mitch e George prendono in affitto un appartamento. Non sanno che li c'è già qualcuno: Annie una ragazza, ormai fantasma, morta proprio in quella casa per cause non ancora certe. Annie dovrebbe poter trapassare ma c'è qualcosa che la tiene ancora ancorata alla terra. Inizialmente le cose tra loro non saranno facili, sopratutto tra George ed Annie. In particolare il primo è tra tutti quello che più ricerca la normalità e il fatto che vivano con un fantasma di certo non lo facilità in questa "ricerca". Con il passare del tempo però il legame che c'è tra i tre si andrà sempre più consolidando, diventando qualcosa di indissolubile. Insieme dovranno affrontare diverse minacce, prima fra tutti il riuscire ad accettare di essere diversi e speciali.

Premessa: Sebbene la serie sia composta da 5 stagioni, questa recensione riguarderà solo le prime 3, perché dalla 4° stagione cambieranno i personaggi e anche se penso continuerò a guardarla, quando sento parlare di BH per me sono le vicende di Mitchell,George ed Annie. BH è la loro amicizia, i loro problemi, le loro lacrime, i loro sorrisi, il loro amore, le loro guerre interne ed esterne. Being Human è prima di tutto loro tre.

Personaggi: 
Aidan Turner alias John Mitchell
John Mitchell, semplicemente chiamato Mitch. è un ex soldato della Prima Guerra Mondiale trasformato proprio durante la guerra. Tra tutti è il personaggio più complesso, quello con più "ombre" per quanto rifiuti la sua natura, la sua volontà spesso vacilla facendogli compiere gesti di cui poi inevitabilmente si pente. Mitchell ha un rapporto di amore e odio con il sangue: un attimo prima lo rifiuta e l'attimo dopo lo brama. 
Lenora Crichlow alias Annie Saywer

Annie Saywer, ha 22 anni ed è un fantasma. Si pensa sia morta nell'appartamento, dove viveva con il fidanzato, cadendo dalle scale. Poco dopo la sua morte, il compagno ha affittato l'appartamento dove poi si sono trasferiti Mitch e Gerge. Annie è, secondo me, il personaggio che più matura nel corso della serie. Passando da un fantasma quasi agorafobico ad una ragazza emotivamente più forte.




Russel Tovey alias George Sands
Gerge Sands, è un ragazzo che durante una vacanza in Scozia venne attaccato e graffiato da un licantropo, diventandone poi uno a sua volta.
George è quello che più di tutti fatica ad accettare la sua natura diversa, tanto da rivolgersi all'altra parte di se in terza persona. è il personaggio più "comico" della serie sempre combatutto tra l'accettare e il rifiutare il licantropo che è in lui.




Sinead Keenan II alias Nina Pickering
Nina Pickering, è un infermiera che lavora nello stesso ospedale dove Mitch e George fanno i portantini. All'inizio si comporta in modo freddo e scorbutico nei confronti di George il quale invece si prende una cotta per lei. Ma dopo un primo appuntamento i due iniziano a frequentarsi fino a quando Nina non diventa un membro del gruppo a tutti gli effetti.



Jason Watkins alias William Herrick
William Herrick, fa parte della polizia di Bristol, non che capo della comunità di vampiri della città i quali si nascondono all'interno di un agenzia di pompe funebri. è un uomo senza scrupoli ed è lui che ha morso e trasformato Mitchell. I due anno collaborato per diverso tempo fino a quando Mitchell non ha deciso di smettere di uccidere per bere sangue allontanandosi dal gruppo di Herrick. Quest'ultimo tenterà fino all'ultimo di riportare Mitch dalla sua parte.


Io mi fermo qui, ma i personaggi sono molti di più.




Recensione:Non ho problemi ad ammettere che ho iniziato a seguire questa serie principalmente per la presenza di Aidan Turner (Mitchell). Questa serie mi ha letteralmente conquistata, ogni volta che iniziavo un episodio poi non riuscivo più a smettere. Era come se una calamita mi tenesse incollata allo schermo.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati
Fatta qualche eccezione li ho amati tutti.
Ho adorato il rapporto che c'era tra i tre e il fatto che nel corso della serie continuano a crescere e maturare. C'è chi acquista più consapevolezza di se e del suo essere, chi finalmente si accetta per quel che è e chi fino a l'ultimo cerca di combattere per le persone che ama. Questa è senza dubbio una delle mie serie preferite, almeno per quanto riguarda le prime tre stagioni. Ed il mio voto è un bel 10 pieno.




Spoiler!!

Personalmente ho adorato il rapporto tra Mitch ed Annie, il modo in cui si evolve da amicizia ad amore. Come si usa dire: li ho "shippati" fin dall'inizio ed è sempre un piacere veder realizzarsi una coppia che desideravi dal primo episodio. 
Il loro amore breve ma intenso era quello che ci voleva per rendere ancora più speciale questa serie. 
"I'm not ready to leave her"

Fleming: The Man Who Would Be Bond

Fleming: The Man Who Would Be Bond



serie tv, 2013.
BBC America.


Fleming, miniserie di 4 episodi, racconta la storia di uno degli scrittori più importanti dello scorso secolo.
Ian Fleming, colui che creò il famigerato agente segreto James Bond, 007.

Nato a Londra nel 1908, Fleming, fu militare, giornalista e scrittore inglese.
Ufficiale della Marina Britannica (Royal Navy) durante la Seconda guerra mondiale, divenne Comandante in poco tempo e fece parte dei servizi segreti Britannici.
Questo, assieme a molti altri episodi della sua vita privata, gli permisero di trovare degli spunti per i suoi romanzi.
Ian Fleming

" Come molti sanno, il vero successo per Fleming arrivò solamente nel 1962 con l'uscita nelle sale cinematografiche di Dr no. (Licenza di Uccidere). "






La miniserie, come già detto, racconta la vita di Ian Fleming, ma rivisitata in modo da adattarla ad un pubblico televisivo.


Dominic Cooper
Lara Pulver
"Fleming, è interpretato da Dominic Cooper, (conosciuto per il ruolo di Howard Stark in Capitan America) mentre Lara Pulver, già vista nella serie tv di Sherlock, interpreta Ann O'Neill, la compagna di Fleming."








Recensione:
La storia promette benissimo, la prima puntata personalmente l' ho trovata stupenda; come me l'aspettavo piena di citazioni, riferimenti ai romanzi e film di Bond.
Ad esempio le prime scene richiamano perfettamente gli ambienti sottomarini di "Tunderbolt", subito dopo vediamo Fleming/Dominic intento a battere sulla sua macchina da scrivere alcune parole riconoscibili da qualsiasi appassionato di 007; il tutto mentre si trova nella sua tenuta giamaicana di "Goldeneye" (se vi ricorda qualcosa è normale)
Ma la bellezza e godibilità della serie si esauriscono proprio con la fine della prima puntata, i restanti episodi si riducono ad un banalissimo film ambientato nella seconda guerra mondiale, si arriva al punto di doversi ricordare ogni dieci minuti cosa si sta vedendo, pur ammettendo che come regia (affidata a Matt Whitecross) ed interpreti la serie resta eccellente.

In conclusione posso consigliare a chi vuole vedere la suddetta serie, di vedersi attentamente almeno la prima puntata; purtroppo per il resto se si facesse un collage di scene prese da vari film della seconda guerra mondiale, non si noterebbe affatto alcuna differenza.









domenica 23 febbraio 2014

Pan, Francesco Dimitri

Titolo: Pan
Autore: Francesco Dimitri
Anno: 2008
Pubblicato da Marsilio Editori
ISBN 978-8831795005
Prezzo: 19,00



Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto ormai più di un anno fa.
"Pan" è un libro dello scrittore Francesco Dimitri. Il quale ha voluto riscrivere dal suo punto di vista, la storia di Peter Pan. Nonostante la copertina possa trarre in inganno, questa versione di Pan non è certo la più indicata per un pubblico di bambini. Io stessa inizialmente credevo di aver acquistato un libro infantile e che me ne sarei stufata presto. Ma già dalle prime righe ho capito che mi sbagliavo. Dimitri ha la capacità, quasi magica, di catturare il lettore. Più leggi e più vuoi leggere.

Trama:
Nelle notti romane ci sono bambini che sognano, e che nel sogno, ogni volta, ripetono il viaggio verso una grande isola che non c'è. Nelle notti romane ci sono ville borghesi illuminate dalla luna piena, e dai loro giardini spesso s'innalzano, non visti, mastodontici galeoni pirata. Nelle notti più fredde di una Roma moderna, pulsante, segreta, qualcuno ormai comincia ad avvertirlo: uno spirito folle sta bussando alla porta, uno spirito anarchico e sensuale, passionale e libertino, pronto a tornare per rapirci. Qualcuno lo vuol chiamare Peter; un tempo era noto come Pan.

Citazione preferita: "Noi siamo i Bambini Perduti:
questa è la notte in cui comincia la nostra festa.
E voi, Signori miei,
non sarete mai più al sicuro"

Recensione:
Pan è stato il secondo libro che ho letto di questo autore. Il primo è stato "Alice nel paese delle vaporità" che per quanto mi sia piaciuto non mi aveva fatto dire "questo è un autore che seguirò volentieri". Tutto è cambiato con Pan. Ho trovato questo libro interessante e ben strutturato fin dalle prime pagine. Ho apprezzato il fatto che l'autore non si faccia problemi ad utilizzare un linguaggio spesso crudo, che descriva nei particolari scene di violenza. Proprio la presenza di scene violente e anche a sfondo sessuale fanno si, che questo romanzo non sia adatto a tutti. Io stessa ho dovuto rimuovere dalla mia memoria la storia di Peter Pan che tutti conosciamo, perché il Pan di Dimitri è molto più oscuro. Ho trovato i personaggi tutti ben caratterizzati, ed è stato divertente ricollegarli ai personaggi della Disney nonostante le differenze tra i due. 
Un altra cosa che ho apprezzato è il fatto che la storia si svolga a Roma (la mia città). Mentre leggevo mi immaginavo nei luoghi descritti, alcuni che già conoscevo, altri nuovi anche per me.
In conclusione devo dire che Pan è un romanzo che consiglio vivamente,ma solo a quelle persone che sono pronte ad accettare una storia diversa da quella che tutti conosciamo.


Voto:9/10

lunedì 17 febbraio 2014

Wool - Hugh Howey

Wool
di Hugh Howey

Edito da Fabbri editori
prezzo: 14,90 €
isbn: 978-88-451-9865-6

Wool, non si tratta del solito racconto post-apocalittico con esseri umani aventi capacità straodinarie e/o essere robotici ecc...
Questo libro, pur essendo fantascienza, rimane sempre nella categoria dei romanzi “verosimili”.


L' autore scrisse inizialmente dei brevi racconti per poi venderli su Amazon in formato e-book, successivamente arrivarono gli editori e con loro, la possibilità per Howey di avere successo.

Vive a Jupiter in Florida con la moglie Amber ed un cane.
Ha lavorato come operaio.
L' idea per Wool gli venne mentre effettuava il giro del mondo in barca.



Wool, come detto prima è strutturato in una serie di racconti che verranno pubblicati in una trilogia.
(Wool, Shift e Dust) I due libri successivi dovrebbero uscire in tarda primavera.
Oltre ad un adattamento a fumetti, I diritti sono stati venduti alla 20th Century Fox, la quale produrrà il film diretto da Ridley Scott.
Essendo la protagonista una donna, è opinione di molti che Wool diverrà il successore di Hunger Games.

Il Romanzo:
Wool è ben scritto, la lettura è abbastanza scorrevole come il racconto e le vicende dei protagonisti, alle quali bisogna fare attenzione, poiche si salta dal punto di vista di un personaggio all'altro. L' unica pecca (necessaria) sono le lunghe e dettagliate descrizioni degli ambienti.
Eppure la storia è in grado di prenderti per poi non lasciarti più.
Come pochi altri libri riescono a fare, Wool, riesce a portarti in quel mondo, al centro dell' azione.

Trama:
In un mondo post-apocalittico, una grande comunità di persone vive in un silo interrato;
Al di fuori l' aria è inquinata, letale, in grado di uccidere in pochi minuti.
Dentro il silo invece le troppe regole ferree e la burocrazia che dovrebbero servire a proteggere l' umanità, mettono la società di fronte al perenne rischio di rivolte.
La scintilla scatenante sarà la scelta dello sceriffo Holston di offrirsi volontario alla pena massima.
La pulizia, ovvero la pulitura delle lenti delle telecamere esterne, la cui pulizia appunto porta a morte certa.
A sostituirlo sarà la giovane Juliette, meccanico che non ha la minima idea di come si faccia il lavoro da sceriffo, ma il suo spirito combattivo la porterà inevitabilmente a scoprire quanto corrotta sia la società dentro il silo ed a combattere per la verità.

Struttura:
Il silo è enorme, composto di 144 livelli da cui si accede da una scala a chiocciola.
Ai piani alti ci sono i monitor per vedere l' esterno del mondo ormai inabitabile,
Gli uffici del Sindaco (mandato a vita) e quelli dello Sceriffo e le celle di detenzione.
I livelli successivi sono divisi in settori di più piani, i quali sono adibiti ad uno specifico scopo,
coltivazioni, allevamento, comunicazioni, meccanica, energia e riserve alimentari.
Il silo è così pienamente autosufficiente.

Similitudini:
In ogni storia ci sono delle scene, ambienti, che ci ricordano altre vicende lette o viste e Wool non ne è immune.
Chi di voi ha letto (o visto) “Ember, la città di luce” noterà sicuramente parecchie somiglianze anche se Wool non è certamente un romanzo per ragazzi.
Inoltre per quanto riguarda gli ambienti, il Silo, come struttura ricorda un po' la città di Zion del film Matrix.

domenica 16 febbraio 2014

Robocop 2014

Robocop (2014)
Quando si parla di “remake” è impossibile non fare un confronto con il precedente film e spesso ci si sforza di non cadere nel paragonare le due o più versioni; ma anche in questo caso il paragone è inevitabile. Era dal 2006 che si parlava di un Remake, addirittura col cast invariato.
Proposito di cast; nel primo Robocop, per la parte del protagonista fu preso in considerazione anche Arnold Schwarzenegger, ma essendo troppo “pompato” lo esclusero perche non entrava nel costume.
Invece per il nuovo Robocop erano in lizza Michael Fassbender e Karl Urban.

Prima di tutto cosa rappresentava il primo Robocop del 1987, con Peter Weller ad interpretarlo?
La società rappresentata è pressoche senza freni inibitori, l' importanza della vita umana (altrui) è praticamente nulla, si vive solamente per tentare la scalata ai piani alti della società capitalista ed i poveri cristi che si trovano ai piani bassi sono solamente carne da macello, da sfruttare fino all' ultima goccia. Il miglior modo di mostrare quest' aspetto al pubblico era la pubblicità; chi ricorda almeno i primi due film di Robocop, rammenterà anche gli spot televisivi, il più caratteristico è quello della “Magnavolt” link allo spot
Per questo motivo Robocop ebbe successo; violenza gratuita a palate che per gli adolescenti dell' epoca era oro colato.
Inoltre il tema “giustizia a tutti i costi” è sempre stato apprezzato. Bisogna anche ricordare quel velo di timore che metteva nello spettatore, in quanto il film non solo evidenzia la fragilità del corpo umano, ma anche l'onnipotenza di una macchina fuori controllo, che si ritorce contro il suo creatore.
ED-209 rappresenta perfettamente quest'aspetto, seppur in una famosa scena appare goffo, incapace di scendere delle normalissime scale. Considerate anche gli effetti speciali dell' epoca, per muovere ED-209 si usava la tecnica “stop motion” praticamente si muoveva un grosso giocattolo passo passo, ma per la tecnologia cinematografica del 1987 era il massimo.
Per quanto concerne Weller/Robocop, da un normalissimo agente di polizia, padre di famiglia, viene ucciso e trasformato in una macchina. Privato della sua umanità, dall' aspetto non proprio rassicurante, grosso e massiccio. Voglio sottolineare l' aspetto della sua umanità, nella versione del 1987, Robocop, è una machina per i media, nessuno si rivolge a lui come “Alex”perche Alex Murphy è morto.
Lui non ricorda chi e cosa era prima di essere un cyborg, lo scoprirà in seguito.


Passiamo al Robocop di nuova concezione
Il mondo non sembra poi tanto diverso dal nostro, se non per la tecnologia ed il fatto che è ambientato nel 2028.
Non c'è quella violenza gratuita del primo, non si vedono drogati, assassinii per strada in pieno giorno e rapine fatte da bambini, c'è solamente Samuel L. Jackson che interpreta un giornalista perennemente inc****to e di parte.
Anche se il look del nuovo ED-209 non è affatto male, la sua presenza è praticamente ridotta ad una comparsata.
Il ruolo del padrone della OmniCorp, è affidato a Michael Keaton, seppur bravissimo attore, in questa occasione davvero non da il meglio di sé, in questo caso bisogna dare la colpa alla scenggiatura.
Joel Kinnaman/Robocop, sempre un padre di famglia. In questo caso non gli tolgono la sua umanità, per quanto possibile, vogliono addirittura restituirgliela; curandolo e donandogli un nuovo corpo da usare contro il crimine. Il suo volto rimane ben visibile e questa scelta sopprime ogni velo di mistero che aveva il precedente Robocop attorno a se.
Dall' aspetto piuttosto snello, quasi elegante, Questo Robocop è agilissimo nella sua armatura nera.
Ma la pellicola, per quanto bella, è solamente la storia del primo Robocop riadattata per un pubblico di preadolescenti. L' unica scena degna di nota è quando egli stesso indaga sul proprio attentato, mostrando un aspetto psicologico molto più profondo di quello del 1987. Peccato la scena duri un attimo.

I costumi, le armature di Robocop.
Nel 1987 Weller, si dovette infilare in una corazza di plastica, scomoda che gli impediva alcuni movimenti, facilitandogli però una camminata  robotica adatta a quel tipo di recitazione, in alcuni filmati dietro le quinte si può notare come alcune parti vengano davvero avvitate tra loro per essere poi indossate dall'attore.
Tutt'altro dicasi per il costume del nuovo Robo, il costume è praticamente una tuta con parti in plastica fissate ad essa, bisogna solo indossarla, questo permette all'attore di eseguire dei movimenti molto più naturali.
A tal proposito, in una recente intervista, Michael Keaton, dichiarò che non voleva sentire nessuna lamentela da Joel riguardo il costume; in quanto Keaton ha ricordato com'era essere nei panni di Batman, indossare quel costume pesante, scomodo ed in grado di farti sudare abbondantemente fin dal primo passo.

In conclusione, mentre il film del 1987 è ormai uno di quei vecchi film che si meritano di diritto un posto in una videoteca ben fornita e di tutto rispetto; L' attuale Robocop non lascia davvero il segno, anche se godibile, non possiede quella chimica di ingredienti cinematografici in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo. Il finale soprattutto non dice assolutamente nulla, anche se aperto per un provabile secondo capitolo.

P.S. Mentre scrivevo questa recensione, Peter Weller era in Tv a presentare un documentario sull'antica Grecia. Pochi infatti sanno che “Robo” è un professore di storia dell' Università di Syracuse.


sabato 15 febbraio 2014

Presentiamoci come di dovere

Inizia tutto dalla presentazione.....

Perché la scelta di riferirsi ad un caleidoscopio? Perché un caleidoscopio è un insieme di immagini e colori che si sovrappongono tra loro. Così come questo blog è un insieme di tutte le passioni che ci accomunano: la lettura, la musica, il cinema e tutto ciò che può essere definito "passione".
Tre sono le menti che amministrano il blog. 
Tre ragazzi come tanti
Tre ragazzi che hanno deciso di condividere ciò che a loro piace.
Tutti e tre hanno scelto di riferirsi a loro stessi usando nomi di stelle:
Shaula (stella della costellazione dello Scorpione)
Denebola (stella della costellazione del Leone)
Hamal (stella della costellazione dell' Ariete) 
Questo blog nasce con l'intento di rendere pubbliche e condivisibili le nostre passioni. 
Ci saranno recensioni di libri e film. 
Di tanto in tanto anche qualche intervista
Consiglieremo quei film che meritano di essere visti e quei libri che meritano di essere letti.
Che si tratti di un libro, di un film o di un video musicale qui ne parleremo.
Parleremo anche di quei film o libri che invece non ci hanno entusiasmato particolarmente.
Dedicheremo la nostra attenzione anche al mondo degli Otaku: parleremo di manga e anime.

"Un caleidoscopio di parole" è tutto questo e forse molto altro....