Specialmente dopo gli eventi di Napoli dello scorso Settembre, dove un ragazzo è stato ucciso da un colpo di pistola per non essersi fermato all'alt dei Carabinieri, si comincia a parlare di armi non letali da dare in dotazione alle forze dell'ordine.
Proprio pochi giorni fa, la commissione del senato ha dato il via libera alla sperimentazione del TASER, la famigerata pistola elettrica.
TASER è l' acronimo di: "Thomas A.Swift's Electronic Rifle"
Di quest'arma ne esistono principalmente due varianti ma funzionanti allo stesso modo;
uno a distanza che spara due arpioncini che si conficcano nella pelle (o abiti) della vittima e l'altro a contatto.
Entrambi emettono una scarica elettrica ad alta tensione ma bassa intensità di corrente, in grado di irrigidire ed immobilizzare il corpo dell'individuo colpito.
Numerose però sono state le polemiche, anche in passato;
infatti sono stati riscontrati casi in cui l'utilizzo di quest'arma ha causato o contribuito al decesso dell' individuo colpito. Si pensi ad esempio ai cardiopatici.
Certamente, moltissimi di questi casi, sono stati identificati come abusi da parte delle forze dell'ordine.
Inoltre Onu ed Amnesty International hanno dichiarato che l'utilizzo di questo dispositivo è da considerarsi una vera e propria tortura.
Certamente non sono gli unici dispositivi non letali esistenti al mondo, si pensi al già tanto citato spray al peperoncino oppure alle capsule urticanti sparabili attraverso gli stessi fucili del paintball, perfino proiettili di gomma.
Eppure nel nostro paese faticano a mettere piede e sono sempre guardati con sospetto.
giovedì 2 ottobre 2014
mercoledì 11 giugno 2014
Hugh Howey - La trilogia del Silo
ATTENZIONE: POSSIBILI SPOILER
Hugh Howey - Wool / Shift / Dust
La trilogia del silo
Titolo: Wool / Shif / Dust
Autore: Hugh Howey
Editore: Fabbri
Isbn:
Wool 978-88-451-9865-6
Shift 978-88-451-9960-8
Dust 978-88-915-0717-4
Prezzo: 14,90 €
Con Dust, si conclude la "trilogia del Silo" di Hugh Howey.
Prima di tutto è bene osservare i titoli dei tre libri, Wool, Shift e Dust, si riferiscono rispettivamente ad un oggetto o modus operandi che viene descritto nel libro.
Trama:
Un senatore degli statunitense, incarica un suo giovane amico deputato di progettare la costruzione di un enorme silo interrato, in grado di ospitare e far sopravvivere una comunità di persone per più di duecento anni in completo isolamento dal resto del mondo.
Nel frattempo il mondo scientifico ha dato vita a due nuove invenzioni, la prima si tratta di una molecola in grado di cancellare i ricordi traumatici, la seconda, sono delle nanomacchine in grado di riparare i corpi umani.
Il giorno dell' innaugurazione della struttura, moltissime persone si troveranno a dover abbandonare i propri affetti.
Un secolo più tardi, in un silo, una giovane donna, Allison, sposatasi di recente cede al nervosismo dettato dalle regole ferree ed urla davanti al proprio marito e ad altra moltissima gente la propria volontà di uscire dalla struttura, anche se ciò porta inevitabilmente alla morte.
Le leggi del silo se non rispettate possono portare alla pena estrema, la pulizia delle lenti delle telecamere che inquadrano un mondo ormai inquinato, sferzato da venti fortissimi e veleni che uccidono in pochi minuti. Poco tempo dopo quest' evento, una sommossa da parte di alcuni cittadini porta alla rielezione del sindaco del silo; viene scelta una giovane ragazza, meccanico, di nome Juliette.
Ma le sommosse non si placano e la curiosità della giovane la porta alla condanna estrema. Grazie all' aiuto di un collega farà una scoperta che può portare alla distruzione di tutto ciò in cui crede.
La sua missione sarà quella di far conoscere alla sua gente la verità, aiutata da un nuovo amico.
La ragazza infine si troverà costretta a percorrere la strada della vendetta.
Personaggi:
Holston: sceriffo del silo, dopo il volontario abbandono del silo della propria moglie, cade in uno stato d'atarassia, qualche anno più tardi prenderà la stessa decisione della moglie Allison; la quale sarà la prima a scoprire che qualcuno nasconde una terribile verità.
Jahns: ormai anziana, è il sindaco del silo, la sua età l'ha resa più gentile.
Inoltre è innamorata del suo aiutante.
Juliette: (protagonista) giovane donna meccanico del settore più profondo del Silo, dopo la morte del vecchio sindaco verrà eletta primo cittadino. Molto curiosa e determinata, s'innamorerà dell' apprendista del tecnico del server del silo.
Lukas: Giovane aiutante del tecnico dei server. Ogni sera si reca davanti alla schermo che inquadra il mondo esterno per vedere le stelle; si innamorerà di Juliette.
Solo: presumibilmente l'ultimo abitante sopravvissuto del silo 17, Vive nei piani medi dove può trovare riparo e cibo, ha l' aspetto di un barbone vagabondo.
Ha un triste passato che lo ha reso estremamente diffidente, anche per questo motivo decide di chiamarsi Solo.
Senatore Thurman: dall' aspetto di un uomo di mezz'età, il senatore è malato da tempo ma l'aiuto delle nanomacchine lo tengono in salute.
Incaricherà Il giovane deputato Donald Keene di progettare un enorme silo interrato.
Donal Keene: felicemente sposato, ha una sorella in aeronautica, pilota di droni.
Ai tempi del college ebbe una relazione con Anna, la figlia del sen. Thurman.
Considerazioni:
Di aspetti negativi ce ne sono ben pochi, ma comunque di rilievo, ad esempio il fatto che l'autore descriva alcune scene e personaggi in modo eccessivamente maniacale, come se stesse scrivendo una sceneggiatura. Questo aspetto può suscitare noia in alcuni lettori.
Bisogna inoltre tenere sempre a mente che stiamo parlando di libri tradotti, quindi non si può dare un giudizio riguardo al lessico usato dallo scrittore se non lo si legge in lingua originale.
Alcune scene sono estremamente violente, mescolate ad altre di una dolcezza tale da sorridere mentre leggi, peccato si tratti solo di qualche capitolo, ma del resto è un libro che ha proprio l'intenzione di mettere ansia nel lettore, descrivendo egregiamente gli spazi angusti, le situazioni sentimentali e l'impotenza dell' essere umano di fronte a se stesso, intendo l'umanità come essere comune, come massa. Per questo ogni tanto c'è bisogno del singolo che si staglia dalla massa e prende in pugno la situazione critica, nel bene o nel male. Praticamente questi sono gli ingredienti per una perfetta storia di stampo distopico.
Già dalle prime righe ci si può rendere conto che il romanzo è stato sicuramente influenzato da moltissime altre storie; tra cui Ember. Ma non si può fare a meno di pensare ad un altro grande Bestseller, ovvero Hunger Games; soprattutto riguardo alle due protagoniste.
Nel frattempo I diritti della storia sono stati acquisiti dalla Fox, la quale produrrà il film affidandone la regia a Ridley Scott, il quale proprio in questi giorni si pensi si stia occupando dei casting.
Struttura del silo:
Il silo è enorme, composto di 144 livelli da cui si accede da una scala a chiocciola.
Ai piani alti ci sono i monitor per vedere l' esterno del mondo ormai inabitabile,
Ai piani alti ci sono i monitor per vedere l' esterno del mondo ormai inabitabile,
Gli uffici del Sindaco (mandato a vita) e quelli dello Sceriffo e le celle di detenzione.
I livelli successivi sono divisi in settori di più piani, i quali sono adibiti ad uno specifico scopo,
I livelli successivi sono divisi in settori di più piani, i quali sono adibiti ad uno specifico scopo,
coltivazioni, allevamento, comunicazioni, meccanica, energia e riserve alimentari.
Il silo è così pienamente autosufficiente.
di seguito alcune immagini, uno schema del silo ed il video promozionale dell'Edizione Tedesca
di seguito alcune immagini, uno schema del silo ed il video promozionale dell'Edizione Tedesca
venerdì 6 giugno 2014
Io prima di te
Io Prima di Te
Autrice: Jojo Moyes
Editore: Mondadori (collana Omnibus)
Prezzo: 14,90
Pagine: 391
ISBN: 9788804625360
Trama:A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.
Recensione: Per la prima volta ho letto un libro in pdf. Non è stato male, mi è mancato però la sensazione della carta sotto le dita, l'odore, toccare con mano le 391 pagine che compongono il libro una ad'una. Tutte piccole cose che però per una lettrice accanita come me sono importanti tanto quanto la storia di un libro.
Io prima di te, è un libro che mi aveva attirato spesso quando entravo in libreria. La copertina mi trasmetteva una certa tranquillità e spensieratezza. Solo dopo averlo letto -ci ho messo circa due giorni, è un libro che si legge velocemente- ho capito che tranquillo e spensierato non sono esattamente due aggettivi adatti a questo libro. Perché "Io prima di te" è la storia di una ragazza e del suo amore improvviso per un disabile, un uomo di otto anni più grande, attraente, colto e di buona famiglia, che vittima di un incidente è rimasto paralizzato a vita senza la possibilità di svolgere anche la più semplice delle operazioni come mangiare da solo. All'inizio le cose tra loro non vanno per il meglio: Lei ha appena perso il lavoro, e l'ultima cosa che si aspettava era finire a fare la badante per un disabile. Lui da quando due anni prima ha avuto l'incidente che lo costringe alla sedia a rotelle, non è più lo stesso, è irascibile, cinico e in testa ha un unico pensiero...il suicidio. Entrambi però finiranno per non poter fare a meno l'uno dell'altro, aiutandosi e sostenendosi fino alla fine.
Personalmente il libro mi è piaciuto molto, è raro che capiti, ma fino alla fine non sapevo cosa aspettarmi. Sebbene la protagonista sia Louisa non mancano i capitoli narrati dagli altri personaggi che compongono la storia. Il tema della disabilità è ben sviluppato e non risulta pesante.
Non è la solita storia d'amore, anzi pur trattandosi di un romanzo rosa, la parte sentimentale passa in secondo piano rispetto a tutto il resto.
Il vero messaggio che vuole trasmettere il libro è che non sai mai cosa la vita ha in serbo per te, ma finché ne hai le capacità devi essere tu ha decidere cosa fare della tua vita. Ed è quello che farà Will aggrappandosi all'unica cosa che gli è rimasta di poter decidere da solo.
Jojo Moyes: Autrice del libro, vive nell'Essex insieme al marito e i tre figli. Nata nel 1969, ha lavorato per un lungo periodo all'Idipendent prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Jojo è una delle scrittrici inglesi più affermate e i suo libri sono sono sempre in testa alle classifiche.
lunedì 26 maggio 2014
Shift - Hugh Howey
Titolo: Shift
Autore: Hugh Howey
Editore: Fabbri
Pagine: 560
Prezzo: 14,90 €
isbn: 978-88-451-9960-8
Shift, il secondo libro della trilogia distopica di Howey è arrivato anche in Italia.
Qui trovano risposta molte delle domande trovate nel primo libro "Wool".
Trama:
Shift, racconta gli eventi precedenti a Wool, di come l' umanità sia stata costretta a rifugiarsi in una struttura interrata ed isolata dal resto del mondo per proteggersi da un'atmosfera irrespirabile e mortale; di come sia stata ideata e creata questa struttura immensa a forma di Silo.
Tutto ciò viene scatenato anche per mezzo di due importanti scoperte scientifiche realmente accadute.
Gli eventi poi finiscono per intrecciarsi strettamente a quelli di Wool.
Personaggi:
Come spesso accade l' autore si rispecchia in uno dei personaggi, si è ispirato alla sua situazione famigliare per dar vita al protagonista Donald.
- Donald Keene, Deputato, felicemente sposato con Helen, la coppia possiede un cane.
Ai tempi del College frequentava Anna, la figlia del senatore Thurman.
Viene incaricato dal Senatore di curare un importante progetto.
-Charlotte, sorella di Donald entrata in Aeronautica, a causa di eventi traumatici vissuti mentre era in guerra si decise di sottoporla alla cura per dimenticare, per evitare che impazzisse. In seguito fu assegnata al pilotaggio dei droni.
- Senatore Thurman, ormai settantenne sembra gravemente malato ma grazie alla tecnologia delle nanomacchine che riparano continuamente il suo corpo riesce a restare in salute.
- Troy, uno dei capi del silo, viene richiamato ogni volta che accadrà qualcosa di grave nella struttura. Non riesce a ricordare il suo passato e di come sia finito nel silo.
Ci sono molti altri personaggi, ma i loro ruoli sono strettamente legati ad alcuni important eventi, solamente spiegando le loro mansioni si farebbe spoiler
Considerazioni:
E' interessate fare caso ai titoli, Inizialmente la parola Wool (lana) credevo si riferisse a qualcosa di intangibile, come un riferimento ad un momento specifico del racconto, invece, si tratta proprio di qualcosa fatto di Lana; lo stesso ragionamento vale anche per Shift e Dust, sarà il lettore a dover capire di cosa si tratta.
Per quanto molti affermino che si debba necessariamente leggere prima Wool e poi Shift, io non sono necessariamente della stessa opinione, ritengo che si possa fare; naturalmente ciò comporterà una difficoltà maggiore nel lettore di comprendere i vari accadimenti e la loro posizione cronologica. Bisogna però considerare che molti colpi di scena verranno così annullati.
Di aspetti negativi ce ne sono ben pochi, ma comunque di rilievo, ad esempio il fatto che l'autore descriva alcune scene e personaggi in modo eccessivamente maniacale, come se stesse scrivendo una sceneggiatura. Questo aspetto può suscitare noia in alcuni lettori
Questo racconto, più del primo mi ha colpito per la violenza di alcune scene, mescolate ad alcune di una dolcezza tale da sorridere mentre leggi, peccato si tratti solo di qualche capitolo, ma del resto è un libro che ha proprio l'intenzione di mettere ansia nel lettore, descrivendo egregiamente gli spazi angusti, le situazioni sentimentali e l'impotenza dell' essere umano di fronte a se stesso, intendo l'umanità come essere comune, come massa. Per questo ogni tanto c'è bisogno del singolo che si staglia dalla massa e prende in pugno la situazione critica, nel bene o nel male.
Inoltre, come già si sospettava, la storia è simile alla saga di Hunger Games e come spesso accade il vero successo arriverà una volta che cominceranno a girare il film, di cui per ora si conosce solo che Ridley Scott è stato incaricato dalla Fox di creare l'adattamento cinematografico.
Nel frattempo il 28 Maggio uscirà il terzo ed ultimo libro della saga.
Autore: Hugh Howey
Editore: Fabbri
Pagine: 560
Prezzo: 14,90 €
isbn: 978-88-451-9960-8
Shift, il secondo libro della trilogia distopica di Howey è arrivato anche in Italia.
Qui trovano risposta molte delle domande trovate nel primo libro "Wool".
Trama:
Shift, racconta gli eventi precedenti a Wool, di come l' umanità sia stata costretta a rifugiarsi in una struttura interrata ed isolata dal resto del mondo per proteggersi da un'atmosfera irrespirabile e mortale; di come sia stata ideata e creata questa struttura immensa a forma di Silo.
Tutto ciò viene scatenato anche per mezzo di due importanti scoperte scientifiche realmente accadute.
Nel 2007 il Centro per l'automazione della Nanobiotecnologia, (CAN) mise le basi per la creazione di robot microscopici in grado di curare gli esseri umani, nello stesso anno, le ricerche sul Propranololo, svelarono che questa molecola aveva il potere di cancellare il ricordo di eventi traumatici.Il mondo aveva creato il metodo per autodistruggersi ed allo stesso tempo il mezzo per dimenticarsene.
Gli eventi poi finiscono per intrecciarsi strettamente a quelli di Wool.
Come spesso accade l' autore si rispecchia in uno dei personaggi, si è ispirato alla sua situazione famigliare per dar vita al protagonista Donald.
- Donald Keene, Deputato, felicemente sposato con Helen, la coppia possiede un cane.
Ai tempi del College frequentava Anna, la figlia del senatore Thurman.
Viene incaricato dal Senatore di curare un importante progetto.
-Charlotte, sorella di Donald entrata in Aeronautica, a causa di eventi traumatici vissuti mentre era in guerra si decise di sottoporla alla cura per dimenticare, per evitare che impazzisse. In seguito fu assegnata al pilotaggio dei droni.
- Senatore Thurman, ormai settantenne sembra gravemente malato ma grazie alla tecnologia delle nanomacchine che riparano continuamente il suo corpo riesce a restare in salute.
- Troy, uno dei capi del silo, viene richiamato ogni volta che accadrà qualcosa di grave nella struttura. Non riesce a ricordare il suo passato e di come sia finito nel silo.
Ci sono molti altri personaggi, ma i loro ruoli sono strettamente legati ad alcuni important eventi, solamente spiegando le loro mansioni si farebbe spoiler
Considerazioni:
E' interessate fare caso ai titoli, Inizialmente la parola Wool (lana) credevo si riferisse a qualcosa di intangibile, come un riferimento ad un momento specifico del racconto, invece, si tratta proprio di qualcosa fatto di Lana; lo stesso ragionamento vale anche per Shift e Dust, sarà il lettore a dover capire di cosa si tratta.
Per quanto molti affermino che si debba necessariamente leggere prima Wool e poi Shift, io non sono necessariamente della stessa opinione, ritengo che si possa fare; naturalmente ciò comporterà una difficoltà maggiore nel lettore di comprendere i vari accadimenti e la loro posizione cronologica. Bisogna però considerare che molti colpi di scena verranno così annullati.
Di aspetti negativi ce ne sono ben pochi, ma comunque di rilievo, ad esempio il fatto che l'autore descriva alcune scene e personaggi in modo eccessivamente maniacale, come se stesse scrivendo una sceneggiatura. Questo aspetto può suscitare noia in alcuni lettori
Questo racconto, più del primo mi ha colpito per la violenza di alcune scene, mescolate ad alcune di una dolcezza tale da sorridere mentre leggi, peccato si tratti solo di qualche capitolo, ma del resto è un libro che ha proprio l'intenzione di mettere ansia nel lettore, descrivendo egregiamente gli spazi angusti, le situazioni sentimentali e l'impotenza dell' essere umano di fronte a se stesso, intendo l'umanità come essere comune, come massa. Per questo ogni tanto c'è bisogno del singolo che si staglia dalla massa e prende in pugno la situazione critica, nel bene o nel male.
Inoltre, come già si sospettava, la storia è simile alla saga di Hunger Games e come spesso accade il vero successo arriverà una volta che cominceranno a girare il film, di cui per ora si conosce solo che Ridley Scott è stato incaricato dalla Fox di creare l'adattamento cinematografico.
Nel frattempo il 28 Maggio uscirà il terzo ed ultimo libro della saga.
mercoledì 14 maggio 2014
Eurovision song contest 2014: questioni di "pelo"
Si è recentemente svolta la cinquantottesima edizione dell' Eurovision Song Contest;
uno dei programmi televisivi più longevi, sul modello del Festival di Sanremo.
I concorrenti, cantanti gareggiano tra loro per aggiudicarsi infine il premio.
L' ultima edizione si è svolta a Copenhagen ed il vincitore è stato l'Austriaco Thomas Neuwirth, in arte, Conchita Wurst. http://it.wikipedia.org/wiki/Conchita_Wurst
Il cantante si è aggiudicato infine la vittoria con la canzone "Rise like a Phoenix"
Personalmente non sono un tipo che segue molto i vari concorsi musicali, eppure ho saputo della vittoria di Conchita semplicemente perchè me l'hanno sbattuta in faccia su tv, internet, radio, giornali;
eppure non ho ancora letto una critica, più o meno costruttiva, che riguardasse la sua canzone in termini musicali. Quello che finora ho letto e leggo tuttora riguarda solamente il suo aspetto.
Tutti sappiamo che cosa è una "Drag Queen" basti pensare a Platinette, alias Maurizio Coruzzi.
Un uomo che per esigenze di spettacolo si traveste da donna.
L'abbiamo avuto per anni in tv e avessi mai sentito una polemica (quantomeno non moltissime) sul suo modo di vivere.
Tornando a Conchita/Tom, durante la manifestazione dell'Eurovision si è presentato si, nei panni di una donna, ma una donna barbuta. Mettendo così in evidenza il suo stato d'ambiguità.
Dopo la vittoria ho solamente sentito e letto numerose polemiche al riguardo, sia a sfondo politico che strettamente legate all'aspetto, la sua barba.
Ammetto che oggi la musica, non può solamente limitarsi al livello "sonoro" ma deve anche essere accompagnata da un aspetto visivo, in modo da spettacolarizzare la performance canora.
Eppure preferisco prima basarmi solo sull'aspetto strettamente musicale, poi infine vedere come si comporta l'artista sul palco.
Ciò che mi ha infastidito non sono state le polemiche a tema politico, seppur molto offensive, non si fanno mai attendere in nessuna occasione; ma quelle derivate da altri cantanti, musicisti.
Fra tutte le polemiche di Emma Marrone, la quale ha affermato che Conchita ha vinto solo grazie alla sua barba.
Provabilmente Emma non ricorda o non conta il fatto che tra Conchita e lei ci sono 20 posti di classifica di differenza e non dovuti necessariamente alla quantità di pelo sul corpo.
Inoltre una cantante che si fa scrivere le canzoni da un gruppetto di gente che pesca le parole dal sacchetto dello scarabeo a mio parere non dovrebbe neanche gareggiare in nessun concorso canoro.
Sono stato troppo cattivo? forse si e vi spiego il perchè.
Radio, tv, giornali hanno il potere (quarto) di indirizzare la massa su qualsiasi prodotto vogliano.
Facendo un esempio; se vi proponessero tre buste con tre premi diversi, ma in verità le buste sono sei e vi hanno nascosto le altre tre, preferireste scegliere i premi tra tutte e sei le buste o solamente tra le tre possibilità che vi hanno proposto?
Così funziona l'immenso mondo della musica (e non solo) pur di guadagnare i media nascondono, occultano la gran parte delle possibilità di scelta che abbiamo e non sempre quello che ci vorrebbero appioppare è di qualità.
uno dei programmi televisivi più longevi, sul modello del Festival di Sanremo.
I concorrenti, cantanti gareggiano tra loro per aggiudicarsi infine il premio.
L' ultima edizione si è svolta a Copenhagen ed il vincitore è stato l'Austriaco Thomas Neuwirth, in arte, Conchita Wurst. http://it.wikipedia.org/wiki/Conchita_Wurst
Il cantante si è aggiudicato infine la vittoria con la canzone "Rise like a Phoenix"
Personalmente non sono un tipo che segue molto i vari concorsi musicali, eppure ho saputo della vittoria di Conchita semplicemente perchè me l'hanno sbattuta in faccia su tv, internet, radio, giornali;
eppure non ho ancora letto una critica, più o meno costruttiva, che riguardasse la sua canzone in termini musicali. Quello che finora ho letto e leggo tuttora riguarda solamente il suo aspetto.
Tutti sappiamo che cosa è una "Drag Queen" basti pensare a Platinette, alias Maurizio Coruzzi.
Un uomo che per esigenze di spettacolo si traveste da donna.
L'abbiamo avuto per anni in tv e avessi mai sentito una polemica (quantomeno non moltissime) sul suo modo di vivere.
Tornando a Conchita/Tom, durante la manifestazione dell'Eurovision si è presentato si, nei panni di una donna, ma una donna barbuta. Mettendo così in evidenza il suo stato d'ambiguità.
Dopo la vittoria ho solamente sentito e letto numerose polemiche al riguardo, sia a sfondo politico che strettamente legate all'aspetto, la sua barba.
Ammetto che oggi la musica, non può solamente limitarsi al livello "sonoro" ma deve anche essere accompagnata da un aspetto visivo, in modo da spettacolarizzare la performance canora.
Eppure preferisco prima basarmi solo sull'aspetto strettamente musicale, poi infine vedere come si comporta l'artista sul palco.
Ciò che mi ha infastidito non sono state le polemiche a tema politico, seppur molto offensive, non si fanno mai attendere in nessuna occasione; ma quelle derivate da altri cantanti, musicisti.
Fra tutte le polemiche di Emma Marrone, la quale ha affermato che Conchita ha vinto solo grazie alla sua barba.
Provabilmente Emma non ricorda o non conta il fatto che tra Conchita e lei ci sono 20 posti di classifica di differenza e non dovuti necessariamente alla quantità di pelo sul corpo.
Inoltre una cantante che si fa scrivere le canzoni da un gruppetto di gente che pesca le parole dal sacchetto dello scarabeo a mio parere non dovrebbe neanche gareggiare in nessun concorso canoro.
Sono stato troppo cattivo? forse si e vi spiego il perchè.
Radio, tv, giornali hanno il potere (quarto) di indirizzare la massa su qualsiasi prodotto vogliano.
Facendo un esempio; se vi proponessero tre buste con tre premi diversi, ma in verità le buste sono sei e vi hanno nascosto le altre tre, preferireste scegliere i premi tra tutte e sei le buste o solamente tra le tre possibilità che vi hanno proposto?
Così funziona l'immenso mondo della musica (e non solo) pur di guadagnare i media nascondono, occultano la gran parte delle possibilità di scelta che abbiamo e non sempre quello che ci vorrebbero appioppare è di qualità.
venerdì 2 maggio 2014
Intervista a Francesco Dimitri
Intervista a Francesco Dimitri
Quello di oggi è un post speciale. Di cui vado abbastanza fiera. Per chi come me si può dire vive di libri avere un contatto quasi diretto con uno scrittore è sempre qualcosa di emozionante. Anche se nel mio caso si è trattato di un contatto esclusivamente via web. Prima di proseguire vorrei ringraziare Francesco per la sua disponibilità e per avermi concesso un po del suo tempo nonostante i numerosi impegni.
Quella che vi riporto è una breve intervista.
D: Quand'è che hai capito che fare lo scrittore era ciò che volevi?
R: L'ho sempre saputo. E sono stato abbastanza fortunato da riuscire a farlo.
D: Da cosa ti lasci ispirare per le tue opere?
R: Persone, cose che mi succedono, libri che leggo, canzoni, tutto. Ma l'ispirazione serve a poco, davvero: di buone idee, a chiunque di noi ne possono venire dieci in un giorno. La cosa difficile è sedersi, disciplinarsi, e trasformarle in libri.
D: Quando scrivi un libro metti una parte di te nei personaggi o cerchi di restare estraneo?
R: Cerco di fare un lavoro d'attore, di mettermi nei panni di un personaggio e pensare come pensa lui/lei. Poi, certo, io sono io, e credo che necessariamente ci sia una parte di me in ogni personaggio che abbia mai scritto. Ma mi piacerebbe riuscire a raggiungere uno stato, per cosi dire, d'illuminazione, di assoluta estraneità, che mi consenta di creare persone reali, e non maschere
D: Cosa ti manca di Roma e cosa ti piace di Londra
R: Di Roma mi manca...poco. Trastevere di sera, forse. Di Londra mi piacciono la vita che mi consente di fare, l'architettura, il modo in cui la città è organizzata, il quartiere in cui vivo. Non voglio passare la mia vita in una grande città, ma se lo volessi, sarebbe Londra.
D: Un libro e un film che ti sono rimasti impressi?
R: Invece del film, posso scegliere How I Met Your Mother? In questo periodo è la mia ossessione, finale compreso. Per quanto riguarda il libro una lettura recente è stato How To Think Like Sherlock Holmes. Una delizia anche per non-sherlockiani.
D: Cosa consigli a chi vorrebbe diventare scrittore?
R: Di piantarla di pensare quanto vorrebbe scrivere, e scrivere. Ma tipo ogni giorno. Anche solo cinquecento parole -basta che sia_ogni giorno_. Se c'è un altra via, e non metto in dubbio che ci possa essere, non la conosco.
D: Come passi il tempo quando non sei impegnato con la stesura di un nuovo libro?
R: Scrivendo fumetti, o buttando giù progetti futuri, o... e poi c'è il resto della vita, che è altrettanto importante.
D: Quanto conta per te il rapporto con i lettori?
R: Quando scrivi un libro, e lo pubblichi, lo fai perché _vuoi_ un rapporto con i lettori. Vuoi un contatto con loro. Li vuoi raggiungere. Se poi loro in cambio raggiungono te, è magnifico. Si cresce anche così, sia come autori che come persone.
Questa era l'ultima domanda, Francesco è stato gentilissimo a rispondere alle mie mail e a questo 8 domande. Stimo molto questo autore e consiglio a tutti quelli che non lo conoscono di leggere subito un suo libro: vi cattureranno come hanno fatto con me.
martedì 15 aprile 2014
Coriolanus (Nathional Theatre Live)
Coriolanus
Dal 6 Dicembre 2013 al 13 Febbraio 2014 andava in scena presso il "Donmar Warehouse" l'opera teatrale "Coriolanus". il 30 gennaio 2014 la Nexo Digital decide di trasmettere l'opera sul grande schermo. In quell'occasione solo il cinema Tiberio di Rimini trasmetteva in diretta sul grande schermo quest'opera del noto Shakespeare. Il successo e la richiesta sono tali che ben presto anche molti altri cinema italiani decidono di partecipare all'iniziativa della Nexo Digital e trasmettere "Coriolanus" in differita nei giorni che vanno dal 8 Aprile fino al 15.
Trama: Siamo a Roma, poco dopo la cacciata degli etruschi. La città è nel pieno di una sommossa popolare dopo che le scorte di grano sono state loro negate. In particolare sembrano adirati con Caio Marzio che ritengono il responsabile della sparizione delle scorte di grano. Caio Marzio è un valoroso condottiero di gran lunga più bravo con la spada che con le parole. Proprio a causa del suo modo di porsi arrogante e sprezzante si farà molti nemici. In particolare Bruto e Sicinio due tribuni della Plebe che denunciano Coriolano. Nel frattempo giunge voce che i Volsci vogliono invadere Roma. L'esercito di Roma è capeggiato da Cominio che sceglie Caio Marzio come suo secondo. Mentre Cominio e gran parte dell'esercito è impegnato sul campo di battaglia, Marzio si dirige verso la città dei Volsci "Corioli" e la conquista per Roma. Successivamente nonostante le ferite riportate e la stanchezza Caio Marzio raggiunge Cominio e si scontra con il capo dei Volsci Auifidio. Caio Marzio vince il duello e Auifidio è trascinato via dal campo di battaglia dai suoi uomini. In seguito alle sue eroica gesta Cominio gli concede il soprannome onorifico di "Coriolano". Tornato a Roma sua madre Volumnia lo esorta a candidarsi come console. Il Senato lo appoggia e all'inizio sembra ottenere consensi anche dalla fazione opposta quella dei Popolari. Di nuovo però Bruto e Sicinio intervengono e ordiscono una rivolta contro di lui. Adirato Caio Marzio giudica sbagliato il modo di governare del popolo e pronuncia la frase "permettete ai corvi di prendere a beccate le aquile" per queste parole Bruto e Sicinio lo condannano all'esilio. Allontanato da Roma, Caio Marzio si reca presso i Volsci per chiedere ospitalità ad Aufidio. Questo inizialmente rifiuta sopratutto in virtù della loro rivalità ma quando Marzio gli promette di guidare il suo esercito contro Roma Aufidio si convince e lo accoglie tra le sue fila. Giunta la notizia a Roma sono in molti che provano a convincerlo a desistere ma ne Cominio ne Menenio Agrippa un patrizio suo intimo amico, uno dei pochi ad essergli sempre rimasto fedele, riescono a convincerlo. Alla fine solo l'intervento della madre e della moglie di Coriolano sarà provvidenziale e riporterà il condottiero alla ragione. Coriolano è pronto a rinunciare alla sua impresa di conquistare Roma e rivela le sue intenzioni ad Aufidio che però sentitosi tradito ordina ai suoi uomini di ucciderlo.
Alcuni Personaggi:
Coriolano: il protagonista indiscusso dell'opera è Caio Marzio, interpretato da Tom Hiddleston. Tom è noto ai più per il ruolo di Loki ma questa non è la sua prima apparizione a teatro. Il ruolo sembra calzargli a pennello e lui lo porta intensamente fino alla fine dell'opera. Coriolano è un personaggio controverso o lo si ama o lo si odia. Un po come Loki. Ma con un attore come Tom ad interpretarlo è davvero difficile odiarlo pur trattandosi di una persona sprezzante, egoista, che non sa cosa vuol dire trattare il prossimo con gentilezza.
Menenio Agrippa: Interpretato da Marc Gatiss, conosciuto sopratutto per il suo ruolo di Mycroft nella fortunata serie TV Sherlock. Menenio è un ricco patrizio, che ha un legame molto forte con Coriolano tanto da considerarlo quasi un figlo. Spesso fa da pacere tra Coriolano e gli altri e sarà uno dei pochi che fino all'ultimo resterà fedele al condottiero.
Aufidio: Il capo dei Volsci e nemico giurato di Coriolano. Quando però quest'ultimo gli promette di guidare il suo esercito e conquistare Roma per lui, Aufidio lo accoglie a braccia aperte ricoprendolo di onori; Aufidio vede il rifiuto di Coriolano di marciare su Roma come un tradimento e nel l'ultimo atto della tragedia ordina ai suoi uomini di giustiziarlo. Aufidio è interpretato da Hadley Fraser.
Volumnia: La madre di Coriolano. Una donna forte e decisa, che ritiene un onore vedere il figlio morire sul campo di battaglia. Di tutti è quella più felice della nomina di Coriolano di Caio Marzio e non perde tempo ad esortarlo a candidarsi come Console. Il tradimento e il successivo esilio del figlio la demoralizzeranno parecchio anche se non perderà mai il suo coraggio, alla fine sarà proprio il rispetto che Coriolano prova per lei che eviterà una nuova battaglia tra i Volsci e Roma. Viene interpretata da Deborah Findlay.
Virgilia: Interpretata da Birgitte Hjort Sorensen è la moglie di Coriolano. Si preoccupa sempre per il marito ed ogni volta che lui parte per una battaglia per lei è motivo di dispiacere e tristezza. Nell'ultimo atto saranno in parte le sue parole a convincere Coriolano a non guidare l'esercito dei Volsci.
Il Teatro: L'opera Coriolano è andata in scena presso il Donmar Whareause di Londra nei pressi di Coven Garden. La struttura nacque nel 1870 e in origine era un magazzino per un birrificio locale. Nel 1920 è da prima usato come studio cinematografico e successivamente come magazzino per la maturazione delle banane. Nel 1977 diventa definitivamente un teatro no-profitt.
Josie Rourke: Nata nel 1976 a Salford è una regista teatrale. Il suo primo ruolo di rilievo è stato quello di assistente alla regia di Peter Gill nella première di The Realist York nel 2002. Nel 2007 Rourke è stata nominata Direttore Artistico del Teatro Bush nel West London. Nel 2008 ha diretto la produzione di William Shakespeare "La dodicesima notte" per il Chicago Shakespeare Theater. Nel 2011 ha diretto "molto rumore per nulla" al Teatro di Wyndham. Dal 2012 è Direttrice Artistica del Donmar Whareause. Grazie a lei Coriolanus è stato portato a teatro.
Recensione:
Da brava fan di Tom Hiddleston quale sono, non potevo rinunciare all'occasione di vederlo in una veste diversa del suo ormai famoso ruolo di Loki. In particolare mi attirava l'idea di assistere ad un opera teatrale in lingua originale. Approvo appieno la decisione di non doppiare gli attori ma di limitarsi a dei sottotitoli (anche se ammetto ho notato a volte qualche traduzione non era proprio perfetta). L'opera è lunga, dura circa 3 ore ed è divisa in 5 atti. Stando però seduti al cinema su delle comode poltrone non risulta pesante. La quasi totale assenza di uno sfondo e gli effetti speciali presenti solo in minima parte fa si che quest'opera teatrale siano gli attori stessi a renderla speciale. Gli spettatori sono tutti concentrati su di loro che perciò devono impegnarsi ancora di più. La performance di Tom è come me la aspettavo: perfetta. Il ruolo di Coriolano gli calza a fagiolo. La scena di lui ferito e sanguinante sotto il getto d'acqua è una delle più intense dello spettacolo. Ma anche tutte le altre performance sono state degne di nota. Tra tutte ho apprezzato quella di Deborah Findley alias Volumnia. Quest'opera racconta della tragedia di Coriolano. Sappiamo tutti come finiscono le tragedie. La scena finale nella quale vediamo il corpo di Coriolano appeso a testa in giù che dondola mentre il sangue sgorga dalla ferita sul collo risulta quasi ipnotico ed è impossibile distogliere lo sguardo fino a quando sullo schermo non appaiono i titoli di coda. Nonostante si tratti di una tragedia però non sono mancate le scene che mi hanno fatto sorridere o addirittura ridere. Uscita dalla sala mi sono posta due domande: Sono stati 10 euro ben spesi? Si senza dubbio. Se non ci fosse stato Tom Hiddleston avrebbe avuto lo stesso successo? Ecco qui un po di dubbio ce l'ho.
domenica 13 aprile 2014
Card Against Humanity
E' sempre più difficile vedersi con gli amici, prendere un gioco da tavolo e giocarci;
ormai i videogiochi regnano nelle nostre case, ma si tratta sempre e comunque di un gioco solitario, anche se collegati in rete con altri giocatori, alla fine si è sempre da soli davanti ad uno schermo.
Fortunatamente esistono alcuni irriducibili, ma non parlo dei giocatori di ruolo, in quanto seppur "di società" non li considero propriamente dei giochi da tavolo classici.
Fortunatamente esistono alcuni irriducibili, ma non parlo dei giocatori di ruolo, in quanto seppur "di società" non li considero propriamente dei giochi da tavolo classici.
"Card Against Humanity" non è solamente un gioco di carte bizzarro, è un vero è proprio gioco da fare con gli amici per divertirsi, in modo goliardico, dimenticandosi di tutto il buon senso che una persona possa avere, un gioco, come dicono i loro creatori, politicamente scorretto.
Il gioco è composto da carte con sfondo nero e carte con sfondo bianco.
Le carte nere sono le "carte questioni" ognuna di esse infatti, pone una domanda o un fatto da completare poi con una carta bianca; esse infatti contengono delle "risposte" alle carte nere.
In un ordine totalmente casuale, questioni (nere) e risposte (bianche) creano delle piccole frasi in grado di suscitare l' ilarità da parte dei partecipanti, soprattutto perchè spesso i risultati sono talmente intrisi di una cattiveria gratuita (e casuale) tale da far dimenticare qualsiasi residuo di buonismo... a chiunque!
Le modalità di gioco sono diverse, ma si basano sempre su un sistema a votazione della risposta che piace di più a tutti i partecipanti; in questo modo si attenua anche la rivalità che c'è tra giocatori, ma per esperienza personale posso assicurare che il divertimento sarà tale da dimenticarsi di qualsiasi altra cosa.
Essendo a tema goliardico, il gioco non è adatto a buonisti, benpensanti e di animo troppo nobile; la cattiveria contenuta in questo gioco è infatti solo di facciata, lo scopo ultimo è divertirsi rispettando quelle pochissime regole che il gioco possiede.
Ma ogni spiegazione sarà inutile se non si proverà poi a giocarci.
L'ultima questione è "dove lo trovo?"
Sappiate che il gioco in questione non è sul mercato nazionale, si può trovare in lingua Inglese su Amazon, oppure, grazie ad un gruppo di traduttori potrete scaricarlo in formato pdf da questo sito
http://cah42project.it/
Nel caso non vogliate star lì a stamparlo su cartoncino, ritagliarlo e perdere del tempo a far bene le cose, allo stesso indirizzo potrete ordinarlo pagando una piccola somma e lo avrete a casa bello e pronto.
Ricordate però che il gioco ha anche delle carte "bianche" dove potrete voi scrivere quello che più vi aggrada, inoltre ci sono spesso delle espansioni a tema, in questo modo la longevità ed originalità del gioco rimarrà sempre in piedi.
Esiste anche la versione online, ( http://cardsagainsthumanitygame.com/cards-against-humanity-online/.html ) a mio parere però distrugge lo scopo del gioco, divertirsi assieme.
Le carte nere sono le "carte questioni" ognuna di esse infatti, pone una domanda o un fatto da completare poi con una carta bianca; esse infatti contengono delle "risposte" alle carte nere.
In un ordine totalmente casuale, questioni (nere) e risposte (bianche) creano delle piccole frasi in grado di suscitare l' ilarità da parte dei partecipanti, soprattutto perchè spesso i risultati sono talmente intrisi di una cattiveria gratuita (e casuale) tale da far dimenticare qualsiasi residuo di buonismo... a chiunque!
Le modalità di gioco sono diverse, ma si basano sempre su un sistema a votazione della risposta che piace di più a tutti i partecipanti; in questo modo si attenua anche la rivalità che c'è tra giocatori, ma per esperienza personale posso assicurare che il divertimento sarà tale da dimenticarsi di qualsiasi altra cosa.
Essendo a tema goliardico, il gioco non è adatto a buonisti, benpensanti e di animo troppo nobile; la cattiveria contenuta in questo gioco è infatti solo di facciata, lo scopo ultimo è divertirsi rispettando quelle pochissime regole che il gioco possiede.
Ma ogni spiegazione sarà inutile se non si proverà poi a giocarci.
L'ultima questione è "dove lo trovo?"
Sappiate che il gioco in questione non è sul mercato nazionale, si può trovare in lingua Inglese su Amazon, oppure, grazie ad un gruppo di traduttori potrete scaricarlo in formato pdf da questo sito
http://cah42project.it/
Nel caso non vogliate star lì a stamparlo su cartoncino, ritagliarlo e perdere del tempo a far bene le cose, allo stesso indirizzo potrete ordinarlo pagando una piccola somma e lo avrete a casa bello e pronto.
Ricordate però che il gioco ha anche delle carte "bianche" dove potrete voi scrivere quello che più vi aggrada, inoltre ci sono spesso delle espansioni a tema, in questo modo la longevità ed originalità del gioco rimarrà sempre in piedi.
Esiste anche la versione online, ( http://cardsagainsthumanitygame.com/cards-against-humanity-online/.html ) a mio parere però distrugge lo scopo del gioco, divertirsi assieme.
martedì 8 aprile 2014
Cinema, la fabbrica dei sogni e dei soldi & Marvel studios
Nel XIX secolo, Thomas Edison inventò il Kinetoscopio, primo effettivo strumento per visualizzare immagini in movimento tramite fotogrammi impressi su pellicola.
Successivamente i fratelli Lumiére crearono il proiettore; per la prima volta i filmati potevano essere proiettati su una telo o parete permettendo una più comoda visiona da parte del pubblico.
Naturalmente entrambe le tecnologie furono usate a scopo non solo artistico, ma soprattutto di lucro.
Considerata la "settima arte", il cinema racchiude in se altre arti.
Per quanto un film possa essere bello, artisticamente parlando, non si può negare che lo scopo ultimo è il guadagno.
Spesso però gli incassi non sono direttamente proporzionali alla qualità del film; può accadere infatti che un film non propriamente "bello" faccia milioni di incassi perchè parla di un argomento specifico, è diretto ad un pubblico con esigenze ed età particolari oppure una parte di pubblico è abituato a vedere pellicole non di un certo spessore e così via.
Ad esempio, Pacific Rim non si può certamente definire un film stupendo, eppure ha fatto successo grazie agli spettacolari effetti visivi e facendo leva sui fan dei robottoni nipponici degli anni '80.
Bisogna anche tener conto del fattore "squadra che vince non si cambia". Questo riguarda soprattutto le saghe cinematografiche; certamente la grande saga con più successo in questi recenti anni è stata la Marvel studios coi film ispirati ai propri personaggi.
Il primo film Marvel fu Blade, nel 1998,
dieci anni dopo, nel 2008, con il film Iron Man si da inizio alla saga Marvel's Avengers.
E' proprio notizia di ieri che i Marvel studios hanno una lista di film che arriva fino all' anno 2028.
Dopo aver sfornato più di una trentina di pellicole infatti la Marvel non accenna a fermarsi e molto provabilmente potremmo vedere portato sul grande schermo un altra grandissima parte di questo mondo.
Coloro che hanno visto Captain America - the Winter soldier avranno sentito alcuni nomi famigliari della Marvel e già sono in lavorazione titoli come Ant-Man; i Fantastici 4; Dr Stange; Pantera Nera; gli Inumani
venerdì 4 aprile 2014
Robert Downey Jr.
Robert Downey Jr.
Era da un po che non postavo qualcosa nel blog. Ho deciso che dopo una breve assenza il primo post che avrei inserito avrebbe riguardato uno dei miei attori preferiti: Robert Downey Jr. Quale momento migliore per farlo se non oggi che è il suo compleanno?
Biografia: Robert nasce nel 1965 a New York. La sua è una famiglia che è sempre vissuta a contatto con il cinema. Il padre Robert Downey Senior è infatti un regista per metà irlandese ed ebreo mentre la madre Elsia Ford è un attrice tedesca con origini scozzesi. Non è un caso quindi che Robert inizia a recitare già nel 1970, quando ha solo 5 anni, in un film diretto dal padre: "Pound".
A dieci anni si trasferisce a Londra inizia a frequentare la "Perry House School" a Chelsea, prendendo anche lezioni di danza classica.
Nel 1976 quando Robert è un giovane di undici anni, i suoi genitori divorziano, questo avvenimento avrà su di lui importanti ripercussioni.
A diciassette anni lascia la scuola per dedicare tutto se stesso al cinema. Si stabilisce a New York con la madre, a differenza della sorella maggiore Allyson che sceglie di seguire il padre in California. Nel 1983 a diciotto anni Robert ha un ruolo importante nel film "Promesse, Promesse".
Il 1985 si rivela un anno importante per il giovane attore che finalmente inizia a farsi conoscere al pubblico, partecipando ad un noto show: "il Saturday Night Show" che è probabilmente uno dei più longevi e seguiti d'America.
La sua carriera cinematografica sembra in ascesa, almeno fino al 1996 quando per l'attore iniziano i primi guai con la legge.
Problemi con la legge:
1996 Robert Downey Jr viene arrestato per guida in stato di ebrezza e possesso di eroina. Per la prima volta nella sua vita viene mandato in un centro di riabilitazione.
1997 Robert è alle prese con il film "U.S. Marshals - Caccia senza tregua"
ma la produzione lo costringe a continue analisi del sangue.
Fino al 1999 l'attore si complica la vita con continue azioni illegali.
Accumula una serie di condanne che gli costano tre anni di reclusione, ma sopratutto la revoca di tutti i contratti cinematografici. Riesce però a portare a termine le riprese del film "Dreams".
Ally McBeal:
Ottiene una parte nella fortunata serie Ally Mcbeal, a cui partecipa dopo un anno di carcere e rilascio su cauzione. Insieme con la protagonista Calista Flockhart, Robert si fa apprezzare dal pubblico e la critica lo premia con un Golden Globe come miglior attore non protagonista.
Il successo dura poco e tra il 2000 e il 2001 l'attore viene arrestato un altro paio di volte. Quasi sempre per possesso ed uso di cocaina. La produzione della serie decide quindi di annullargli il contratto.
La risalita: Nel 2003 Robert ottiene la parte nel film "Gotika" ed è proprio durante le riprese che incontra e conosce la produttrice Susan Levin che nel 2005 diventerà sua moglie. Grazie a lei Robert riuscirà a riprendere le redini della sua vita, tagliando finalmente i ponti con tutti i problemi di droga e alcool che l'hanno perseguitato.
Curiosità: Robert ha ammesso spesso nelle sue interviste di essere riuscito a superare il problema della droga e dell'alcolismo anche grazie al Wing Chun, un arte marziale cinese.
Relazioni: Dal 1984 al 1991 è stato sentimentalmente legato all'attrice Sarah Jessica Parker. nel 1992 sposa l'attrice Deborah Falconer da cui ha il suo primogenito Indio nato nel 1993. I due divorziano nel 2004 dopo 12 anni di matrimonio. Nel 2002 ha avuto una relazione con l'attrice Calista Flockhart. Il 27 agosto 2005 sposa la produttrice Susan Levin con cui ha un figlio nel 2012 che la coppia ha chiamato Exton Elias.
The Futurist: è il suo album di debutto che l'attore pubblica nel novembre 2004. Si tratta di una raccolta di 10 cover.
Considerazioni personali: Come ogni attore/attrice c'è chi lo apprezza e chi no. Non c'è dubbio però che si tratti di uno degli attori più talentuosi del cinema. In grado di fare suoi tutti i ruoli che gli sono stati affidati. Come nel caso di Iron Man. Ve lo immaginate un altro attore nei panni di Iron Man? beh io no, almeno per ora.Robert nella vita ne ha passate tante, ma è stato capace di risalire, di rifarsi una vita ed una famiglia. Ora che ha 49 anni (compiuti giusto oggi) mi auguro per lui che la sua carriera cinematografica abbia ancora vita lunga e che riesca a ricoprire ancora numerosi ruoli.
domenica 30 marzo 2014
AFTER
AFTER
Trama: Elizabhet ha appena festeggiato i diciotto anni con i suoi migliori amici sullo yacht di famiglia. Durante la notte qualcosa la sveglia. Colpi sullo scafo, da fuori, a pelo d'acqua. Liz esce a guardare...In mare c'è un cadavere. Il suo.
Mentre si osserva galleggiare con un senso di straniamento e vertigine, la raggiunge Alex, un suo compagno di scuola morto un anno prima. Insieme, i due cercano di capire perché non sono andati "oltre", perché vagano sulla Terra senza poter comunicare con nessuno eppure vedendo e ascoltando tutto, e per colpa di chi sono morti.
Elizabhet assieme così alle indagini sul suo omicidio, e scoprirà che tutti, a cominciare dai suoi genitori, sua sorella e il suo fidanzato, nascondono dei segreti. Che forse sarebbe stato meglio non svelare...
Jessica Warman: Pluripremiata scrittrice di narrativa per ragazzi, Jessica Warman vive a Pittsburgh, in Pennsylvania. Ha scritto After ispirandosi a un episodio vissuto da bambina: un ragazzo del suo paese era scomparso dopo una festa su uno yacht (ma poi era stato ritrovato vivo).
Recensione: After è un thriller sovrannaturale capace di emozionarti fino la fine. Un mistero che è in grado di coinvolgerti. Un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena. Una storia che mi ha colpito molto. La protagonista ormai fantasma non ricorda nulla di come sia morta e con l'aiuto di Alex (anche lui fantasma) mano a mano ricorda le vicende della sua vita e di cosa sia accaduto alla sua festa. I personaggi sono ben caratterizzati.
Quello che mi ha colpito di più è il fatto che la vittima dell'omicidio è la protagonista e quindi è lei che vuole scoprire come sia morta, chi è stato e il perché. Vedere anche come si dispera nel non riuscire a toccare il suo amato per via di un muro invisibile che li separa per sempre. La storia mi ha toccato molto fino alla fine ed è stato anche capace di farmi piangere. Per chi è un amante dei thriller con un tocco di sovrannaturale, lo consiglierei.
venerdì 28 marzo 2014
Le brutte pubblicità
Pubblicità, consigli per gli acquisti, reclame, spot... chiamateli come volete, sono la medesima cosa.
La pubblicità è nata col commercio, ma con l' avvento del cinema e soprattutto della televisione ha avuto una vera e propria esplosione.
Ormai ne siamo talmente inondati ogni giorno, tale che è impossibile non parlarne, tutti finiamo per avere un opinione, buona o cattiva che sia.
Secondo l'Art directors club Italia, ogni spot deve rispettare le sette regole d' oro:
- Essere originale
- Comunicare solamente una cosa
- Sorprendere
- Semplice e mai banale
- Suscitare emozioni
- Valorizzare il marchio
- Rompere le regole
Sfortunatamente non tutti rispettano queste regole, oppure si concentrano solo su alcune di queste linee guida, con risultanti davvero pessimi ed a volte irritanti.
Questa pubblicità di un panno per la pulizia è stata affissa nel 2013 sui cartelloni pubblicitari nel territorio di Napoli.
Ne scaturì una grande polemica riguardo la donna "provabilmente" assassinata; l' azienda corse ai ripari riproponendo lo stesso messaggio con una seconda versione con i ruoli invertiti. Il consiglio comunale di Napoli ne decretò comunque la rimozione.
Ora, avrei bisogno del vostro aiuto:
Secondo voi, qual'è la pubblicità televisiva più brutta che ricordiate?
Ormai ne siamo talmente inondati ogni giorno, tale che è impossibile non parlarne, tutti finiamo per avere un opinione, buona o cattiva che sia.
Secondo l'Art directors club Italia, ogni spot deve rispettare le sette regole d' oro:
- Essere originale
- Comunicare solamente una cosa
- Sorprendere
- Semplice e mai banale
- Suscitare emozioni
- Valorizzare il marchio
- Rompere le regole
Sfortunatamente non tutti rispettano queste regole, oppure si concentrano solo su alcune di queste linee guida, con risultanti davvero pessimi ed a volte irritanti.
Questa pubblicità di un panno per la pulizia è stata affissa nel 2013 sui cartelloni pubblicitari nel territorio di Napoli.
Ne scaturì una grande polemica riguardo la donna "provabilmente" assassinata; l' azienda corse ai ripari riproponendo lo stesso messaggio con una seconda versione con i ruoli invertiti. Il consiglio comunale di Napoli ne decretò comunque la rimozione.
Ora, avrei bisogno del vostro aiuto:
Secondo voi, qual'è la pubblicità televisiva più brutta che ricordiate?
martedì 11 marzo 2014
Saving Mr. Banks
Autori:
- Hamal
- Shaula
Saving Mr. Banks
(2013)
Trama:
La scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers, (pseudonimo di Helen Lyndon Goff) viaggia da Londra a Hollywood per incontrare Walt Disney e discutere dei diritti di sfruttamento del suo romanzo "Mary Poppins".
Mentre Disney ha già in mente l'intero progetto, la signora Travers non vuole cedere ai compromessi per non far divenire il suo romanzo un mero prodotto commerciale.
Nel frattempo, Pamela, avrà l' occasione di ricordare il suo passato in Australia e di rendersi conto che Walt vuole solo raccontare una storia.
Ci sono alcune differenze però con la realtà
- Tom Hanks, ha dichiarato che non si sente di assomigliare a Walt Disney.
- Disney era già proprietario dei diritti di sfruttamento di Mary Poppins
- Solamente i fratelli Sherman lavorarono con Travers.
- la signora Travers adottò un bambino.
Recensione: Ho visto la prima volta la pubblicità di questo film, al cinema durante la proiezione di un altra pellicola. Subito ho pensato "ecco un film che devo vedere!". Insomma si parla di Walt Disney, quale bambino non conosce il mondo Disney? Io personalmente sono cresciuta con i suoi cartoni e film e ricordo ancora la prima volta che andai a Disney World a Parigi, era come far parte di una delle favole uscite dalla mente di Disney; Non sono una che da molto peso alle recensioni delle altre persone riguardo ai film, penso sempre che sia qualcosa di soggettivo. Tuttavia sono andata a vederlo con la consapevolezza che aveva riscosso un parere positivo praticamente unanime. Adesso posso affermare che è un film che merita di essere visto, non importa dove: al cinema, a casa propria, a casa di amici, da soli o in compagnia. Vorrei precisare però che c'è molto poco del mondo di Disney, ma non è un caso che il film si chiama "Saving Mr. Banks", sappiamo tutti chi è Mr Banks, no? allora vi rinfrescherò la memoria, Mr Banks è un personaggio della storia Mary Poppins, la tata più famosa di tutti i tempi. Mr Banks è il padre dei due bambini di cui si occuperà Poppins. Tutto il film infatti ruota proprio intorno alla storia di Mary Poppins o per meglio dire della sua scrittrice. Una nota di merito va ad Emma Thompson per la sua interpretazione fantastica: riesce a farti odiare la signora Travers e poi all'improvviso battuta dopo battuta ecco che già l'adori ancora prima di accorgertene. Nonostante abbia dichiarato di non assomigliare a Walt Disney, penso che Tom Hanks abbia svolto al meglio il suo ruolo. Portando in scena un Walt Disney allegro ma allo stesso tempo ben consapevole della sua posizione di leader. In conclusione devo dire che tutti gli attori hanno svolto bene il ruolo che gli è stato affidato e che la storia è stata ben strutturata e ben realizzata. Anche se il mio lato di bambina avrebbe voluto vedere un po più di quel magico mondo che è l'universo Disney.
- Hamal
- Shaula
1964, nei cinema viene distribuito il film "Mary Poppins".
Prodotto dalla Disney, la pellicola è ormai divenuta un classico non solo della Disney company, ma anche dell'intero panorama cinematografico.
Saving Mr. Banks
(2013)
Trama:
La scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers, (pseudonimo di Helen Lyndon Goff) viaggia da Londra a Hollywood per incontrare Walt Disney e discutere dei diritti di sfruttamento del suo romanzo "Mary Poppins".
Mentre Disney ha già in mente l'intero progetto, la signora Travers non vuole cedere ai compromessi per non far divenire il suo romanzo un mero prodotto commerciale.
Nel frattempo, Pamela, avrà l' occasione di ricordare il suo passato in Australia e di rendersi conto che Walt vuole solo raccontare una storia.
Ci sono alcune differenze però con la realtà
- Tom Hanks, ha dichiarato che non si sente di assomigliare a Walt Disney.
- Disney era già proprietario dei diritti di sfruttamento di Mary Poppins
- Solamente i fratelli Sherman lavorarono con Travers.
- la signora Travers adottò un bambino.
Recensione: Ho visto la prima volta la pubblicità di questo film, al cinema durante la proiezione di un altra pellicola. Subito ho pensato "ecco un film che devo vedere!". Insomma si parla di Walt Disney, quale bambino non conosce il mondo Disney? Io personalmente sono cresciuta con i suoi cartoni e film e ricordo ancora la prima volta che andai a Disney World a Parigi, era come far parte di una delle favole uscite dalla mente di Disney; Non sono una che da molto peso alle recensioni delle altre persone riguardo ai film, penso sempre che sia qualcosa di soggettivo. Tuttavia sono andata a vederlo con la consapevolezza che aveva riscosso un parere positivo praticamente unanime. Adesso posso affermare che è un film che merita di essere visto, non importa dove: al cinema, a casa propria, a casa di amici, da soli o in compagnia. Vorrei precisare però che c'è molto poco del mondo di Disney, ma non è un caso che il film si chiama "Saving Mr. Banks", sappiamo tutti chi è Mr Banks, no? allora vi rinfrescherò la memoria, Mr Banks è un personaggio della storia Mary Poppins, la tata più famosa di tutti i tempi. Mr Banks è il padre dei due bambini di cui si occuperà Poppins. Tutto il film infatti ruota proprio intorno alla storia di Mary Poppins o per meglio dire della sua scrittrice. Una nota di merito va ad Emma Thompson per la sua interpretazione fantastica: riesce a farti odiare la signora Travers e poi all'improvviso battuta dopo battuta ecco che già l'adori ancora prima di accorgertene. Nonostante abbia dichiarato di non assomigliare a Walt Disney, penso che Tom Hanks abbia svolto al meglio il suo ruolo. Portando in scena un Walt Disney allegro ma allo stesso tempo ben consapevole della sua posizione di leader. In conclusione devo dire che tutti gli attori hanno svolto bene il ruolo che gli è stato affidato e che la storia è stata ben strutturata e ben realizzata. Anche se il mio lato di bambina avrebbe voluto vedere un po più di quel magico mondo che è l'universo Disney.
lunedì 10 marzo 2014
Lo sguardo di Satana, Carrie.
Lo sguardo di Satana
Carrie
Trama: Nel sobborgo di Chamberlain, Margaret White, una fanatica religiosa, partorisce una bambina senza alcuna
assistenza. La donna è palesemente affetta da problemi mentali: essa infatti è
stata tentata di uccidere la propria figlia, fermandosi
all'ultimo istante.
Molti anni dopo, Carrie è divenuta una ragazza dolce e semplice, ma molto
emarginata a causa dei suoi differenti modi di vestirsi e comportarsi, dovuti
all'influenza della madre.
A circa un mese dal ballo di fine anno, mentre fa la
doccia nello spogliatoio femminile della scuola Carrie ha le sue prime
mestruazioni ma, non essendo lei a conoscenza della causa del copioso
sanguinamento essa cade nel panico e terrorizzata, chiede aiuto alle proprie
compagne che invece la deridono lanciandole contro numerosi assorbendi al grido
"mettiti il tappo".
Una di esse, Chris, riprende l'accaduto con il
proprio cellulare. Venuta a sapere dell'accaduto Margaret accompagna Carrie a
casa e, credendo che il sanguinamento della figlia sia dovuto a dei pensieri
impuri, la rinchiude in uno sgabuzzino ordinandole di pregare. In un impeto
d'ira Carrie manifesta dei poteri telecinetici danneggiando la porta. Alcuni
giorni dopo la professoressa di educazione fisica riesce a far sospendere Chris
dalle lezioni, impedendole così di partecipare al ballo di fine anno. Per
ripicca, la ragazza carica il filmato su internet, causando ulteriori derisioni
ai danni di Carrie. Nel mentre Sue Snell, l'unica ragazza pentitasi per ciò che
ha fatto, convince il proprio ragazzo Tommy ad invitare Carrie al ballo per
farle vivere una bella serata. Dopo una iniziale reticenza dovuta al terrore
che l'invito sia solo un trucco per umiliarla, Carrie infine si convince delle
buone intenzioni di Tommy ed accetta. Ciò le provoca un duro scontro con la
madre che, tentando di impedire alla figlia di prendere parte alla festa si
ritrova immobilizzata tramite la telecinesi. Nel mentre Chris è venuta a sapere
della partecipazione di Carrie al ballo e le organizza un terribile scherzo:
insieme al proprio ragazzo essa uccide un maiale e ne raccoglie il sangue in un
contenitore posizionato in modo da poterne rovesciare il contenuto addosso alla
reginetta del ballo ed il giorno successivo trucca il concorso in modo che sia
Carrie a vincere il titolo.
Come pianificato Carrie vince e la ragazza viene
inondata con il sangue. La cosa, combinata con le risate dei ragazzi durante la
proiezione del video di Chris delle mestruazioni di Carrie e con la morte di
Tommy dovuta alla caduta del secchio metallico sulla sua testa, fa
definitivamente esplodere l'ira di Carrie, che scatena tutto il suo potere
telecinetico su decine di persone, massacrandole. Dopo aver assassinato anche
Chris e Billy Carrie si rende conto della gravità dei propri atti e, dopo
essersi fatta un bagno, cerca di riconciliarsi con la madre.
Quest'ultima però
crede che Carrie sia posseduta dal diavolo e la pugnala alla schiena: dopo aver
subito altre ferite la giovane riesce a bloccare la madre e, pervasa dall'ira,
la pugnala con numerosi oggetti contundenti, crocifiggendola davanti la porta
dello sgabuzzino in cui Margaret era solita rinchiudere la figlia. Sotto Shock,
Carrie perde il controllo del proprio potere ed inizia a far crollare la
propria abitazione. Inutile è il tentativo di Sue di salvarla: Carrie prima la
aggredisce poi, resasi conto che quest'ultima era incinta di una bambina, la
salva scaraventandola fuori dall'edificio, che sprofonda nel terreno con madre
e figlia al suo interno. Tempo dopo Sue testimonia in un tribunale spiegando
che Carrie aveva un potere particolare, ma che i suoi atti erano dovuti al
fatto che ogni persona ha un limite di sopportazione e che essa lo aveva ampiamente
superato. Il film si conclude con Sue che porta un fiore sulla tomba di
Margaret e Carrie: quando lei se ne va sulla lapide si forma una grossa crepa.
Differenze tra libro e film: Ci sono molte differenze tra il film e il libro, ad esempio, il romanzo è ambientato nel 1974, mentre il film nell'anno attuale. Nel libro Carrie uccide la madre provocandogli un arresto cardiaco. Sue in realtà non è incinta e Carrie muore in strada a causa di un emorragia e qualche altro problema al suo organismo a causa dei suoi poteri fuori controllo. Il libro è strutturato in maniera tale che oltre a seguire la trama, vengono inseriti ritagli di qualche rivista locale riportando teorie e affermazioni di studiosi riguardo la sera del ballo e i poteri di Carrie.
Recensione: personalmente, questo film mi è piaciuto no perché sono un amante dell'horror (anche perché di horror ha ben poco) ma perché mostra come il desiderio di un adolescente che viene maltrattato dai suoi coetanei si avvera. Quanti di voi ha sognato di voler vedere morto (o messo male) una persona che odiate? Questo mostra come quel pensiero possa avverarsi anche se non è un lieto fine.
Recensione: personalmente, questo film mi è piaciuto no perché sono un amante dell'horror (anche perché di horror ha ben poco) ma perché mostra come il desiderio di un adolescente che viene maltrattato dai suoi coetanei si avvera. Quanti di voi ha sognato di voler vedere morto (o messo male) una persona che odiate? Questo mostra come quel pensiero possa avverarsi anche se non è un lieto fine.
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